Dundee: tra verità ufficiale e domande legittime

Dundee, la vicenda della dodicenne con coltello e ascia è stata archiviata troppo in fretta come ragazzata pericolosa. La polizia ha chiarito: nessuna aggressione da parte dell’uomo bulgaro, nessuna colpa della coppia coinvolta, unica incriminata la bambina. Caso chiuso.

Ma davvero possiamo considerarla una storia finita qui?

Perché resta un punto interrogativo che pesa come un macigno: per quale motivo un gruppo di ragazzine minorenni avrebbe dovuto avvicinarsi a un adulto gridando “picchiatore di bambini”? Non è un insulto generico. Non è il solito turpiloquio da strada. È un’accusa precisa, lanciata con rabbia e paura insieme.

E allora le domande sorgono spontanee. Possibile che fosse un uomo totalmente a caso, incrociato per strada senza alcun precedente? O piuttosto una figura già conosciuta nel quartiere, con una certa fama di prepotenza, forse di bullismo o di violenza lontano dalle telecamere?

Certo, non ci sono prove giudiziarie. La polizia ha fatto il suo mestiere: guardare i filmati, raccogliere testimonianze, chiudere la pratica dove non ci sono elementi. Ma la giustizia penale non sempre illumina la giustizia sociale. Quella rimane oscura, fatta di voci, paure, piccoli soprusi quotidiani che non entrano nei verbali.

E allora resta l’immagine di quelle ragazzine. Dodici, tredici, quattordici anni. Armate non solo di coltelli e asce, ma soprattutto di un rancore infantile che trasuda impotenza. Come se fossero convinte che nessuno le avrebbe difese e che l’unico modo per farsi ascoltare fosse trasformarsi loro stesse in “giustiziere”.

Se davvero quell’uomo non aveva fatto nulla, perché proprio lui è diventato il bersaglio di quell’accusa? E se invece aveva alle spalle episodi mai denunciati, perché il quartiere ha dovuto delegare la vendetta a una dodicenne?

Domande scomode, che nessuno sembra voler affrontare. Troppo facile ridurre tutto a un caso di disinformazione virale o a una bravata minorile. Ma i punti interrogativi restano lì, a ricordarci che spesso la realtà è più complessa della versione ufficiale.

Aggiornato il 02 settembre 2025 alle ore 09:30