Due giornali come La Stampa e La Repubblica e due radio nazionali come Radio Deejay e Radio Capital, che hanno accompagnato la vita e la storia d’Italia degli ultimi 50 anni, stanno per cambiare proprietà. Il nuovo editore con sarà italiano ma greco. L’armatore Theodore Kyriakou è anche proprietario del gruppo di televisioni e radio con 37 canali che estendono la loro diffusione in Grecia, Montenegro, Serbia, Romania, Slovenia. Sul tavolo delle trattative con i vertici del Gruppo Gedi, la cui maggioranza appartiene alla Exor la cassaforte della famiglia Agnelli, ci sono 140 milioni. A Torino gli ambienti dei media, quelli politici e sindacali ritengono che al fosco presente del quotidiano di Gobetti, Frasassi, dell’avvocato si stia prospettando un incerto futuro. L’editore John Elkann è accusato di aver dimenticato la storia della famiglia Fiat, del territorio piemontese che ha avuto dall’unificazione del Regno con il Conte Camillo Benso di Cavour e Re Vittorio Emanuele un ruolo determinante nello sviluppo socio-industriale della nuova nazione.
Non meno grave viene considerata la perdita dell’italianità del quotidiano La Repubblica, fondata dal principe Carlo Caracciolo (imparentato con l’imprenditore Carlo De Benedetti) e dal giornalista Eugenio Scalfari. La cronaca delle ultime fasi dei due quotidiani è piena di tensione, con cambi di direttori e staff redazionali a seguito di numerose operazioni di ristrutturazioni che hanno comportato, con i prepensionamenti, l’uscita di illustri firme del giornalismo. Il timore di ulteriori diminuzioni dei livelli occupazionali e che non venga mantenuto “il pensiero critico” della linea editoriale sta determinando una vasta mobilitazione, chiedendo anche al Governo di intervenire attraverso il “Golden power” che si applica però in altre crisi e settori.
Dopo una fase di incontri più o meno segreti i due comitati di redazione e le assemblee di tutti i giornalisti hanno chiesto al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria Alberto Barachini di accertare “la trasparenza azionaria degli acquirenti”. Secondo alcune indiscrezioni il direttore di Repubblica Mario Orfeo (ex Rai) avrebbe consigliato Elkann ad accettare un’offerta di Leonardo Del Vecchio. Il mercato sta facendo la sua parte. Il presidente del gruppo Gedi Paolo Ceretti e l’ad Gabriele Comuzzo hanno precisato che l’intenzione di vendere deriva dai 30 milioni annui di perdite maturate, nonostante le ristrutturazioni. La proprietà ha quindi deciso di approfondire le trattative con il gruppo greco Antenna, presente in 22 Paesi, che dichiara di aver sempre rispettato nell’ambito dei sistemi mediatici l’indipendenza giornalistica e il pluralismo. Non tutto è chiaro. La Stampa, secondo alcune voci elleniche, verrebbe venduta al Gruppo Nem. La strategia dei greci sarebbe quella di creare una struttura operativa da rivaleggiare nel Mediterraneo con i gruppi dei media arabi.
Aggiornato il 15 dicembre 2025 alle ore 12:33
