Dopo un’estate 2025 che ha registrato un tasso medio di occupazione pari all’80 per cento delle camere disponibili negli esercizi ricettivi italiani, sia alberghieri che extralberghieri, il comparto turistico guarda con fiducia ai prossimi mesi. Gli operatori segnalano di aver già collocato metà delle camere disponibili, con un incremento sensibile delle prenotazioni provenienti da Francia e Germania, seguite da Svizzera, Belgio, Paesi Bassi e Austria. È quanto emerge dall’ultima indagine condotta da Isnart per Unioncamere ed Enit nell’ambito dell’Osservatorio sull’Economia del turismo delle Camere di commercio. Per il quarto anno consecutivo, il patrimonio storico e culturale si conferma la principale motivazione di visita nel Paese (35 per cento dei turisti), seguita dalla facilità di collegamenti (22 per cento) e dalla prossimità geografica (20 per cento).
Analizzando l’evoluzione della domanda turistica nell’ultimo quindicennio, emerge un profilo di viaggiatore sempre più orientato verso esperienze attive e autentiche, immerse nelle tradizioni culturali ed enogastronomiche dei territori. Oggi, il 76 per cento dei visitatori effettua escursioni, contro il 37 per cento del 2010, mentre il “desiderio di visitare luoghi sconosciuti” è salito dall’ottavo al quarto posto tra le motivazioni di vacanza. Anche i “grandi eventi attrattori” – culturali, sportivi o religiosi – guadagnano terreno, passando dal diciannovesimo al 17° posto. La componente straniera della domanda continua a crescere: dal 46 per cento del 2010 si è passati al 56 per cento dell’estate 2025, considerando sia i pernottamenti in strutture ricettive che quelli in abitazioni private. Si tratta di un turismo a più elevata capacità di spesa, con una media giornaliera di 86 euro per l’alloggio e 105 euro per le altre spese.
Tra i prodotti turistici più richiesti nell’estate appena conclusa spiccano le località lacustri, con l’84 per cento di camere occupate in agosto e il 77 per cento in luglio, seguite dalle destinazioni termali (81 e 75 per cento rispettivamente). Ottimi risultati anche per le grandi città d’arte, che hanno registrato un tasso medio di riempimento del 78 per cento in agosto e del 74 per cento in luglio, e per le aree montane, con il 77 per cento di camere vendute in agosto e il 71 per cento in luglio. Attraverso la “Location Intelligence” sono stati monitorati complessivamente 32,4 milioni di turisti presenti in Italia per le vacanze estive 2025, il 55 per cento dei quali stranieri, con un incremento del 3,5 per cento rispetto all’anno precedente. Tra le Regioni, il Lazio ha beneficiato dell’effetto Giubileo, registrando un +6,5 per cento di turisti rispetto all’estate 2024. Le mete costiere della regione hanno saputo intercettare parte di questi flussi, segnando un incremento del 7 per cento. Anche gli affitti turistici privati hanno mostrato un andamento positivo: nei primi sette mesi del 2025, le notti prenotate sono aumentate dell’11,9 per cento a Roma e del 10,4 per cento nel Lazio, contro una media nazionale del 3,4 per cento.
“Da questa indagine emerge chiaramente l’unicità dell’Italia. I turisti stranieri, che investono quotidianamente circa 200 euro nelle nostre località, vogliono provare un’esperienza unica, toccando con mano l’italianità. Dalle degustazioni enogastronomiche alla scoperta di mete meno note, siamo in grado di rispondere alle esigenze delle nuove generazioni di turisti” ha dichiarato Ivana Jelinic, amministratore delegato di Enit Spa. “La Destinazione Italia non delude: il giudizio per l’esperienza vissuta passa da un voto di 8 (nel 2010) ad uno di 8,9 (estate 2025)”, ha commentato Loretta Credaro, presidente di Isnart. “Questo a conferma dell’importanza di una gestione sempre più orientata al mercato e alle sue mutevoli esigenze e di come la crescita qualitativa della nostra filiera turistica stia portando frutti”.
“L’Italia continua a essere una meta ambita a livello mondiale, e la destagionalizzazione del turismo sta già mostrando i suoi primi frutti. La spesa giornaliera dei turisti, che investono in media circa 200 euro, sottolinea l’importanza cruciale del turismo come leva economica per i nostri territori. Ogni visita contribuisce non solo a sostenere l’economia locale, ma anche a valorizzare il nostro straordinario patrimonio culturale e naturale, rendendo l’Italia un’esperienza unica e indimenticabile per chi la scopre, in qualsiasi periodo dell’anno” ha affermato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè. Sul fronte organizzativo, il settore registra una crescente integrazione delle tecnologie di Intelligenza artificiale: quasi un terzo degli hotel italiani dichiara di utilizzarle abitualmente, percentuale che sale al 47 per cento tra le strutture di fascia alta (4 e 5 stelle). Le principali applicazioni riguardano la gestione delle prenotazioni, i servizi di assistenza remota tramite chatbot e il monitoraggio della sicurezza, segnando un ulteriore passo verso la digitalizzazione del turismo italiano.
Aggiornato il 28 ottobre 2025 alle ore 10:33
