Innovazione agricola, cooperazione tra Italia e Israele

Un vero successo la conferenza “Techagriculture Meeting Italia-Israele: l’agricoltura incontra l’innovazione”, organizzata dall’Ambasciata d’Israele in Italia e Confagricoltura, in collaborazione con il Comune di Napoli e l’Università degli Studi di Napoli Federico II nel complesso universitario di San Giovanni a Teduccio dell’Università federiciana. Introdotti dal ministro Plenipotenziario per gli Affari scientifici ed Economici dell’Ambasciata d’Israele in Italia, Raphael Singer, sono intervenuti il rettore dell’ateneo federiciano, Matteo Lorito, il ministro degli Esteri, Luigi di Maio, il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, la ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi e il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.

“Spero che questa conferenza, negli anni, possa aprirsi a tutti i Paesi del Mediterraneo, e non solo, per il bene dell’umanità – ha dichiarato l’Ambasciatore di Israele in Italia, Dror Eydar – siamo pronti a condividere la nostra tecnologia con l’Italia. E a incentivare l’innovazione tecnologica per il settore agricolo. L’Italia inizia ad avere problemi anche con l’avanzare della desertificazione e con l’accesso idrico. La cooperazione con il nostro Paese può essere davvero importante, perché noi abbiamo prodotto una nuova agricoltura dal deserto e riutilizziamo il 90 per cento dell’acqua che utilizziamo”.

Aumento vertiginoso dei prezzi delle materie prime agricole, blocchi dell’export che stanno mutando gli scenari geopolitici internazionali, rischi di carestia specialmente tra gli Stati importatori come quelli africani, oltre che il blocco dei porti ucraini da parte della Federazione Russa, queste solo alcune delle sfide principali globali e nel Mediterraneo. Il focus dell’iniziativa, che vede come sede dell’evento la città di Napoli, è promuovere il trasferimento di conoscenze e la diffusione delle innovazioni in agricoltura, implementando la sinergia tra il settore primario e il mondo della ricerca e della tecnologia avanzata, di cui Israele è protagonista a livello globale.

L’export da Israele all’Italia nel settore agroalimentare è aumentato del 24 per cento nell’ultimo anno, per un ammontare di 65,7 milioni di dollari. Quanto all’import dall’Italia, quest’ultimo ha raggiunto 375,8 milioni di dollari, con un incremento notevole dell’esportazione israeliana di oli e grassi vegetali e animali. Ai lavori presenti tante aziende innovative israeliane con la tecnologia più avanzata al mondo in tema di agricoltura e agroalimentare. La scelta di Napoli per una conferenza di questo rilievo non è stata casuale. La città meridionale, infatti, ospiterà “il centro nazionale di ricerca Agritech, finanziato grazie al Pnrr”, come ha ricordato il primo cittadino Gaetano Manfredi. Grande protagonismo anche dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, come evidenziato dal rettore Matteo Lorito, che si presta a divenire l’hub per eccellenza della food diplomacy e dell’innovazione agricola, incrociando la qualità alimentare italiana con l’innovazione israeliana. E con l’obiettivo di affrontare definitivamente le problematiche alimentari e di accesso idrico in tutto il Mediterraneo allargato.

Aggiornato il 18 maggio 2022 alle ore 11:30