L’industria aerospaziale italiana e il futuro lanciatore Vega E

Nell’ultima settimana presso la sede Esrin dell’Esa a Frascati, l’amministratore delegato di Avio Giulio Ranzo e il direttore del trasporto spaziale dell’Esa Daniel Neuenschwander, hanno firmato un contratto del valore di 118,8 milioni di euro che assicura l’evoluzione del lanciatore Vega oltre il 2025. Il Centro europeo per l’osservazione della Terra di Frascati è uno dei sei centri dell’Agenzia spaziale europea responsabile per il telerilevamento. Il centro, fondato nel 1966, conta uno staff internazionale di 150 addetti più le imprese della filiera e gli appaltatori. Il contratto sottoscritto segna una nuova epoca per la ricerca e l’industria dell’aerospazio italiana e internazionale, rimarcando nuovamente il protagonismo dell’Avio e una nuova fase nello sviluppo del Vega E (evolution), una versione potenziata del Vega C.

Il lanciatore Vega E permetterà di aumentare ulteriormente la competitività, le prestazioni e la flessibilità in termini di massa e volume del carico utile garantendo, al contempo, una importante riduzione del costo del servizio di lancio. Il cuore dello sviluppo del Vega E è il nuovo terzo stadio superiore criogenico ossigeno-metano liquido grazie al quale sarà possibile anche un miglioramento in termini di sostenibilità ambientale. “Il contratto firmato è espressione della grande fiducia che l’Agenzia Spaziale Europea, insieme ai suoi stati membri e all’Agenzia spaziale italiana, continuano ad avere in Avio e nelle sue capacità” ha dichiarato, in occasione della sottoscrizione del contratto, l’amministratore delegato di Avio Giulio Ranzo. Sono fondi molto importanti che permettono alla società, nonché eccellenza italiana, a pochi mesi dal lancio di qualifica del nuovo vettore Vega C previsto nel 2022, di guardare avanti e di lavorare al rivoluzionario lanciatore Vega E che volerà nei prossimi anni e che sarà ancora più competitivo e attento alle esigenze ambientali.

Infatti, a Perdasdefogu, in Sardegna, la società italiana Avio ha da poco ultimato la nuova Space Propulsion Test Facility, l’impianto tecnologico dove saranno effettuate, entro la fine dell’anno, le prova del nuovo stadio superiore criogenico M10 alimentato a metano e ossigeno liquidi. Il futuro del programma Vega è il Vega E (Evolution). Il nuovo lanciatore è al momento nella fase di sviluppo. Il razzo Vega E sarà il prodotto ideale per i satelliti leggeri, a un prezzo di lancio contenuto. Il primo volo è programmato per il 2024. A differenza del Vega e del Vega C, Vega E avrà una configurazione a tre stadi. I primi due, P120 C e Zefiro 40, saranno gli stessi del Vega C. L’ultimo stadio avrà un motore rivoluzionario che userà ossigeno liquido e metano.

Il razzo avrà la capacità di rilasciare più satelliti in orbite differenti con una singola missione, grazie ad una seconda evoluzione che porta alla sostituzione degli ultimi due stadi con un nuovo unico potente motore a combustibile liquido chiamato M10. “Lo stadio superiore di Vega E sostituirà il motore a propellente solido Zefiro 9 di terzo stadio e il quarto stadio Avum superiore dell’attuale configurazione Vega. Ciò avrà un effetto benefico su prestazioni e costi”, ha spiegato Renato Lafranconi, responsabile dei programmi Vega dell’Esa.

 

 

 

 

 

 

Aggiornato il 23 luglio 2021 alle ore 16:00