
Iryna Zarutska è morta in pochi minuti. La 23enne profuga ucraina è stata brutalmente uccisa da Decarlos Brown Jr., un afroamericano, senzatetto di 34 anni, che l’ha accoltellata alle spalle all’interno di un treno della metropolitana, a Charlotte, nella Carolina del Nord. Le sconvolgenti immagini arrivano dalle telecamere di sorveglianza. L’assassino era già stato condannato più volte per crimini violenti. La donna, una profuga in fuga dalla guerra, aveva appena finito il suo turno di lavoro in una pizzeria il 22 agosto scorso, quando è salita sul treno della metropolitana leggera e si è seduta nel primo posto libero. Dietro di lei era già seduto Brown, che ha un lungo passato di violenze e reati: dal 2011 collezionava arresti per furto aggravato, rapina a mano armata e minacce. Aveva già scontato cinque anni di prigione per rapina con arma letale. Pochi minuti dopo, senza nessun apparente motivo, l’uomo si è alzato e ha iniziato a accoltellarla uccidendola. La mattanza ha fatto il giro del mondo attraverso i social. Ma negli Stati Uniti infuria la polemica. Secondo il presidente Donald Trump la notizia è stata occultata da gran parte dei media, per un calcolo meramente razziale. In un videomessaggio registrato nello Studio Ovale il tycoon, che ha mostrato una foto della vittima 23enne e anche un fermo immagine dell’attacco, ha assicurato che risponderà “con forza” contro il crimine nelle città democratiche.
“È stata massacrata da un mostro folle che vagava libero dopo essere stato 14 volte arrestato. Non possiamo permettere che una banda criminale depravata di violenti recidivi continui a seminare distruzione e morte in tutto il nostro Paese. Dobbiamo rispondere con forza e fermezza. Dobbiamo essere feroci proprio come loro”. Ieri il presidente ha tuonato nuovamente. Sul social Truth ha scritto che “l’animale che ha ucciso così violentemente la bellissima ragazza ucraina, venuta in America in cerca di pace e sicurezza, dovrebbe ricevere un processo rapido e la pena di morte! Non c’è altra opzione”. Nelle ultime ore sui social è intervenuto anche il leader della Lega Matteo Salvini. “Le immagini dell’omicidio di Iryna Zarutska, ragazza ucraina 23enne fuggita dalla guerra e brutalmente uccisa a coltellate da un pregiudicato a Charlotte, negli Stati Uniti, sono agghiaccianti. E giustamente stanno facendo il giro del mondo, dopo che per qualche giorno a fatica hanno guadagnato l’onore delle cronache americane, suscitando clamore e anche l’intervento della Casa Bianca”. Secondo il vicepremier, “bene ha fatto il presidente Trump a puntare sul pugno duro contro la criminalità nelle grandi città. La sicurezza dei cittadini deve essere la priorità, sempre. Una preghiera per Iryna”. Come ha scritto ieri La Verità, i media, pur essendo a conoscenza del fatto hanno disciplinatamente e deliberatamente censurato sia la notizia sia i materiali video dell’omicidio. Le immagini però sono filtrate su X e da lì si sono diffuse in maniera virale in tutto il mondo creando uno dei più chiari e profondi cortocircuiti mediatici della storia. L’uccisione di Iryna rappresenta letteralmente il concentrato inoppugnabile di tutto ciò che una narrazione di sinistra non può ricodificare: l’atto bestiale è immotivato, le immagini sono univoche, le persone riconoscibili.
Aggiornato il 11 settembre 2025 alle ore 18:09