Taiwan, Delegazione del Parlamento Ue: “Non siete soli”

I deputati europei manifestano solidarietà a Taiwan. L’europarlamentare francese Raphael Glucksmann, presidente della Commissione speciale per le ingerenze straniere del Parlamento europeo, guida la prima delegazione del Parlamento europeo in visita ufficiale a Taipei. “La nostra visita – afferma Glucksmann – mostra quanto Taiwan sia importante per la discussione e l’agenda europea. Incarnate libertà e democrazia: la democrazia più vivida nella regione. E siamo venuti per portare il messaggio che Taiwan non è sola. La vostra democrazia è cruciale per i principi Ue ma anche per gli interessi europei a lungo termine”. L’europarlamentare sottolinea: “Siamo venuti per imparare da Taiwan, perché rappresenta un esempio su come combattere le interferenze straniere, e la disinformazione, in modo aperto e democratico. Il successo di Taiwan è una miniera per noi. Siamo venuti per imparare e riportare in Europa la vostra esperienza”.

Secondo Glucksmann “non è una provocazione venire a Taiwan. Più l’Unione europea mostra il suo interesse al rapporto con Taiwan, più si allontana una situazione di guerra. Viceversa, l’isolamento alimenterebbe il conflitto. Non vogliamo provocare nessuno ma non ci asterremo dal fare qualcosa perché temiamo sia interpretata come una provocazione. Questo deve essere chiaro. Non definiamo le nostre politiche contro qualcuno, ma a supporto dei nostri amici ed i nostri principi. E questo è fondamentale. E per Taiwan significa che nei prossimi mesi e anni, ci sarà sempre maggiore partnership e cooperazione con l’Ue. Garantiremo che questo accada. C’è molta strada da fare per migliorare questa relazione”.

L’europarlamentare non ha dubbi: “Siete riusciti a costruire un sistema politico impressionante e la democrazia è parte della vostra identità. Porteremo questa” esperienza “in Europa e ci assicureremo che questa cooperazione cresca. Affrontiamo le stesse minacce. Puntiamo agli stessi obiettivi, perciò non c’è ragione per la quale non dovremmo camminare lungo questa strada insieme. Non siete da soli su questa barca. Siamo con voi e questo è il messaggio che continueremo a ripetere un mese dopo l’altro in modo tale che tutti nel mondo, incluso non lontano da qui, lo capisca”.

La Cina, intanto, ha individuato una lista di “irriducibili dell’indipendentismo” di Taiwan, sanzionando il premier Su Tseng-chang, il ministro degli Esteri Joseph Wu e il presidente del parlamento You Shyi-kun dell’isola con “responsabilità penale a vita”. Nei loro confronti e a carico delle loro famiglie, ha annunciato il portavoce dell’Ufficio del governo centrale per gli Affari di Taiwan Zhu Fenglian, è stato disposto il divieto di ingresso nella “Cina continentale e nelle regioni speciali di Hong Kong e Macao”. I tre politici taiwanesi hanno incontrato la delegazione del Parlamento Ue. Nell’elenco non c’è la presidente Tsai-ing-wen.

Lo scopo dell’iniziativa è di rendere “penalmente responsabili a vita le persone che sostengono l’indipendenza di Taiwan”, stilando un elenco di persone “che sono ostinatamente pro-indipendenza”, ha affermato la portavoce, in una nota diffusa dall’Ufficio nella forma di “domanda e risposta” su misure disciplinari allo studio da parte di Pechino riportate da imprecisati media. Il premier Su è definito “capo dell’autorità esecutiva di Taiwan”, il ministro degli Esteri Wu “capo dell’autorità per gli Affari esteri” e il presidente del parlamento You “capo dell’organo legislativo”, a rimarcare l’appartenenza dell’isola alla Cina, da riunificare anche con l’uso della forza, se necessario, come detto in passato anche dal presidente Xi Jinping.

Aggiornato il 05 novembre 2021 alle ore 13:43