Elezioni in Israele, Netanyahu vola nei sondaggi

Mancano meno di due mesi alle elezioni in Israele, in programma il 23 marzo. Secondo i sondaggi Benjamin Netanyahu è in testa, mentre in picchiata sono i consensi per il rivale, Benny Gantz. Sempre secondo le proiezioni di Channel 12, se la tornata elettorale, la quarta negli ultimi ventiquattro mesi, avesse luogo oggi, il Likud di Netanyahu porterebbe a casa 30 seggi. Il che significherebbe essere il primo partito. A seguire, Yesh Atid di Yair Lapid, con 17 seggi. Male i due partiti alternativi al Likud a destra: “Nuova Speranza” di Gideon Sa'ar (14 seggi) e “Yamina” di Naftali Bennett (13). Inoltre, la Lista Unita araba – attualmente a 15 seggi – ne otterrebbe 10. I partiti ultra-ortodossi Shas e United Torah Judaism avrebbero otto seggi, sette invece per il partito Yisrael Beitenu di Avigdor Liberman.

Salgono i laburisti di Merav Michaeli (5 seggi), con Meretz a quattro. Come detto, Blu e Bianco di Gantz sprofonda a quattro seggi rispetto agli attuali 14. Tra le altre cose, “Gli Israeliani”, formazione del sindaco di Tel Aviv, Ron Huldai, non sarebbe in grado di superare la soglia di sbarramento. Stessa musica per Gesher di Orly Levy e Telem dell'ex capo di Stato maggiore Moshe Ya'alon, il quale ha annunciato che il partito non parteciperà alle elezioni.

L’ex ministro della Giustizia, Avi Nissenkorn, ha salutato il partito di Huldai, dove era confluito solo un mese fa. Lo scenario che potrebbe profilarsi sarebbe quello di una unione con i laburisti. 

Aggiornato il 02 febbraio 2021 alle ore 12:15