AAA corteo pacifisti cercasi per manifestazioni Iran

Forse, chissà, si dovranno mettere sui giornali degli annunci, tipo quelli che cominciano con AAA cercasi. Nello specifico, cercasi corteo pacifista disposto a manifestazione dinanzi ad ambasciate e consolati iraniani. Referenze richieste: no a equidistanze. Il fatto: la “notizia” che molti non hanno ritenuto tale, un’altra ragazza uccisa a manganellate durante le proteste. Una dottoranda di 35 anni, Nasrin Ghadri, che studiava filosofia a Teheran, è morta dopo essere stata picchiata dalle forze di sicurezza durante le manifestazioni di venerdì, nel Kurdistan iraniano.

E poi Papa Bergoglio… Sull’aereo che lo riporta dal Bahrein i giornalisti gli chiedono una parola sulle manifestazioni in Iran. Lui dice: “Quella per i diritti della donna è una lotta continua, in alcuni posti la donna arriva ad avere una uguaglianza con gli uomini ma in altri posti no. Parlo globalmente. Come mai oggi non possiamo fermare la tragedia dell’infibulazione alle ragazzine? È un crimine”. Poi sostiene di aver messo “Mariana Mazzucato alla Pontificia accademia per la vita, lei è una grande economista degli Stati Uniti, l’ho messa per dare un po’ più di umanità”. A parte il fatto che se ha messo Mazzucato alla Pontificia accademia per la vita per dare un “po’ di umanità”, vuol dire che prima questo po’ di umanità non c’era. Ma che risposta è mai questa? Ti chiedono se appoggi le manifestazioni contro il regime iraniano e tu parli globalmente?

L’altro giorno, su “Il Foglio”, Giuliano Ferrara chiedeva “anziché manifestazioni di infame pacifismo, organizzate un rave party all’ambasciata iraniana. Contro le sue immorali torture”. Anche qui: ci sono forse “torture” morali? Ma soprattutto ignorare che da oltre un mese, ogni sabato a Roma, proprio davanti all’ambasciata dell’Iran, qualche centinaio di militanti radicali e di persone di buona volontà si danno “appuntamento” ed esprimono la loro solidarietà con gli iraniani che lottano per libertà e giustizia… Ogni sabato, tra l’indifferenza di chi dovrebbe almeno garantire un minimo di informazione.

Una sessione dei lavori del Congresso degli iscritti italiani al Partito Radicale è stata dedicata all’Iran, si sono ascoltati gli strazianti racconti e appelli di ragazze che togliendosi il velo dal capo ci dicono che vogliono essere libere come le loro coetanee in Occidente. Ignorata completamente, con l’eccezione di Radio Radicale e dell’“Huffington Post”, dove ho pubblicato un articolo.

Ignorata anche la richiesta del Partito Radicale che non sia più fornito “supporto economico-commerciale a Teheran; sospeso ogni accordo col regime teocratico, compreso quello sul nucleare; imporre un embargo economico-commerciale; sanzionare tutti i membri della struttura di potere della Repubblica islamica in Iran con il divieto di viaggiare nei Paesi dell’Unione europea; attivare in Italia la giurisdizione extraterritoriale prevista dall’articolo 10 del codice penale per procedere nei confronti di coloro che si siano macchiati di crimini contro l’umanità come la tortura, il sequestro di minori e le uccisioni extragiudiziali anche se i delitti sono stati commessi all’estero…”.

Nei primi giorni del luglio scorso, i Måneskin – in un loro concerto – a un certo punto hanno gridato un liberatorio “fuck Putin”, a proposito della Cecenia. Dovremo chiedere loro che urlino con la stessa passione e intensità “fuck tutti i tagliagole teocrati in Iran”, durante una esibizione per i diritti civili e umani del popolo iraniano oppresso. Questa la situazione, questi i fatti.

Aggiornato il 09 novembre 2022 alle ore 09:37