Addio a Donald Sutherland, l’attore aveva 88 anni

È stato il figlio Kiefer a dare la notizia. L’attore premio Oscar Donald Sutherland è morto, nella giornata di ieri, dopo una lunga malattia. La star di MASH, Novecento e Hunger Games è stato costretto, negli ultimi tempi, a Miami, lontano dal suo amato Canada. “Con il cuore pesante, vi dico che mio padre è morto”, ha scritto sui suoi canali social Kiefer Sutherland, il primogenito – insieme alla sorella gemella Rachel – del grande attore. “Personalmente lo ritengo uno degli attori più importanti della storia del cinema. Mai scoraggiato da un ruolo, buono, cattivo o brutto”, ha aggiunto la star della serie 24, senza nascondere il suo dolore per la dipartita del padre.

Nato nel 1935, dopo il diploma Donald decide di trasferirsi a Londra per tentare la fortuna con la recitazione. Approdato alla Bbc, si ritaglia – per via del suo aspetto e della sua fisicità – vari ruoli come bad guy, prima di sperimentare con l’horror inglese degli anni Sessanta, di cui il caposaldo è stato l’immenso Christopher Lee (lo stregone Saruman del Signore degli Anelli). La fortuna di Sutherland ha iniziato a girare grazie all’amicizia con Roger Moore, conosciuto sul set di The Saint. Il futuro agente 007 ha convinto il giovane canadese a fare un provino per Quella sporca dozzina di Robert Aldrich. Da li in poi, quello strano attore allampanato con gli occhi di giaccio è diventato uno degli interpreti più duttili e importanti del cinema d’oltreoceano e non.

È stata l’Italia infatti a consacrare Donald Sutherland tra i cineasti d’essai. Nove anni dopo aver recitato a fianco di Charles Bronson e Lee Marvin, durante i quali si è ritagliato ruoli importanti in MASH, Uno squillo per l’ispettore Klute e A Venezia… un dicembre rosso shocking, l’attore canadese è arrivato nel Bel Paese per girare Novecento di Bernardo Bertolucci – in cui interpreta il cattivissimo Attila Melanchini – e Il Casanova di Federico Fellini, che vince l’Oscar per i migliori costumi.

Con una parte da professore hippie nel capolavoro comico di John Landis Animal House Sutherland conclude gli anni Settanta, e dagli Ottanta in poi ogni sua partecipazione è sinonimo di successo annunciato al botteghino. Jfk, The Italian Job, e perfino Hunger Games sono solo un’infinitesima parte degli enormi successi che Donald ha interpretato sul grande schermo. Il Canada lo ha perfino voluto ricordare con un francobollo. E l’Academy gli ha riservato nel 2017 un meritatissimo Oscar alla carriera.

Aggiornato il 21 giugno 2024 alle ore 11:11