
Dopo 34 anni Piazza dei Miracoli torna ad aggiungersi allo skyline della Serie A. Il Pisa, nella “sconfitta più dolce” per 1-0 contro il Bari, grazie all’inciampo dello Spezia in casa della Reggiana, è tornata matematicamente nella massima serie dopo un’ottima cavalcata a suon di gol in Serie B. E così, la squadra di Filippo Inzaghi potrà festeggiare al Romeo Anconetani la promozione nell’ultima giornata di campionato contro il Südtirol. Se già per quella che poteva – ed è stata – la partita della svolta i tifosi hanno messo a punto una festa dalle grandi occasioni, con i maxi schermi in un’Arena Garibaldi sold out, per quanto riguarda l’omaggio alla squadra in casa probabilmente non ci saranno limiti.
E Superpippo può festeggiare il decennale da allenatore, carriera iniziata con il “suo” Milan, con l’ennesima promozione dalla serie cadetta. L’impresa della stagione 2024-2025 con il Pisa potrebbe essere paragonata a quella di cinque anni fa con il Benevento, che l’ex bomber ha portato in Serie A con addirittura sette giornate di anticipo. Quest’anno, meglio del Pisa ha fatto solo il Sassuolo, che come si può evincere dal numero di calciatori che facevano la differenza anche nella massima serie, era una squadra destinata alla promozione già da agosto scorso. E con il livello della B che si è alzato di parecchio – le neopromosse si “salvano” molto più frequentemente (vedi il Como) – Inzaghi si prepara alla sua quinta esperienza in Serie A, pronto finalmente a scrollarsi di dosso l’etichetta di chi fa bene in Serie B ma non è tagliato per la massima serie.
“Sono molto felice”, ha esordito il tecnico del Pisa ai microfoni di Gianluca Di Marzio. “Ci tengo a ringraziare la società, il presidente, il proprietario e dirigenti – ha aggiunto Inzaghi – Non ci hanno fatto mancare niente, abbiamo lavorato al meglio. Voglio ringraziare magazzinieri, fisioterapisti, tutta gente che si vede meno. Sono stati fondamentali per un capolavoro, un’impresa per la quale noi ci abbiamo creduto dal primo giorno. Ringrazio il mio staff, senza di loro niente sarebbe stato possibile”, ha spiegato Superpippo. “Speravo di andare ai playoff e vincerli all’inizio, poi ho capito che questo è un gruppo straordinario. Le sconfitte, le vittorie, ci saranno, ma vado orgoglioso dell’atteggiamento. Mai una multa, mai una lamentela. Penso, mi auguro che tutti siano migliorati. Mi auguro di avere trasmesso questo”, ha aggiunto Inzaghi, che sta già probabilmente pensando alla Serie A dell’anno prossimo.
Come “due destini che si uniscono” nella maniera più strana possibile, in un mondo del calcio in cui la notorietà degli Inzaghi si è beffardamente invertita, il campione del mondo diventato “fratello minore” di Simone, ha riportato il Pisa in Serie A dopo 34 anni.
Aggiornato il 05 maggio 2025 alle ore 13:32