“Noi georgiani siamo europei quanto asiatici, per nostra storia e geografia, siamo terra di mezzo, caucasica ed eurasiatica, di confine e di sintesi, sulla Via della Seta”.
Esordisce così Lali Panchulidze, da tanti anni residente a Milano, presidente dell’Associazione culturale internazionale cristiana ecumenica Italia-Georgia-Eurasia, rappresentante della compagnia aerea di bandiera Georgian Airways, considerata (anche se non ricopre alcuna carica politica ufficiale) uno dei punti di riferimento di Sogno Georgiano (il partito conservatore filorusso al governo), ufficiale di collegamento con il centrodestra italiano.
Lali, sorridendo, nega il ruolo politico ma conferma i contatti: “Ho conosciuto personalmente la Meloni ma anche Salvini e Berlusconi, come tanti altri politici. Stimo il presidente del Senato, Ignazio La Russa, l’eurodeputato Mario Mantovani e il generale Roberto Vannacci. In Europa mi piacciono Viktor Orbán e Marine Le Pen ma, ripeto, sono semplici simpatie perché io non mi occupo di politica, cerco di essere una buona patriota”.
La Panchulidze ci spiega che Sogno Georgiano ha vinto le recenti elezioni politiche, in maniera assolutamente regolare, ottenendo la maggioranza assoluta dei voti e dei seggi, semplicemente perché il popolo non vuole finire distrutto dalla guerra come in Ucraina, ma vivere in pace e armonia sia con l’Unione europea che con la Russia.
Una posizione molto chiara che la nobildonna georgiana, appartenente ad una antica e influente famiglia ortodossa di tradizione militare (bizantina, georgiana, russa, in parte trasferitasi, dopo la rivoluzione bolscevica del 1917, anche in Serbia, Germania, Olanda e Francia), porta avanti in tutte le sedi attraverso la sua trasversale rete internazionale di contatti nel mondo dell’aristocrazia, dell’arte e della moda.
(*) Nella foto Lali Panchulidze con Kakha e Anouki Kaladze, l’ex calciatore del Milan attualmente segretario di Sogno Georgiano e sindaco della Capitale Tbilisi.
Aggiornato il 27 novembre 2024 alle ore 08:41