martedì 26 novembre 2024
“Noi georgiani siamo europei quanto asiatici, per nostra storia e geografia, siamo terra di mezzo, caucasica ed eurasiatica, di confine e di sintesi, sulla via della seta” così esordisce Lali Panchulidze, da tanti anni residente a Milano, presidente dell’Associazione culturale internazionale cristiana ecumenica Italia-Georgia-Eurasia, rappresentante della compagnia aerea di bandiera Georgian Airways, considerata, anche se non ricopre alcuna carica politica ufficiale, uno dei punti di riferimento di Sogno Georgiano (il partito conservatore filorusso al governo), ufficiale di collegamento con il centrodestra italiano.
Nella foto Lali Panchulidze con Kakha e Anouki Kaladze: l’ex calciatore del Milan che è segretario di Sogno Georgiano e sindaco della capitale Tblisi.
Lali, sorridendo, nega il ruolo politico ma conferma i contatti: “Ho conosciuto personalmente la Meloni ma anche Salvini e Berlusconi, come tanti altri politici. Stimo il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, l’eurodeputato Mario Mantovani e il generale Roberto Vannacci. In Europa mi piacciono Victor Orban e Marine Le Pen ma, ripeto, sono semplici simpatie, io non mi occupo di politica, cerco di essere una buona patriota”.
La Panchulidze ci dice che Sogno Georgiano ha vinto le recenti elezioni politiche, in maniera assolutamente regolare, ottenendo la maggioranza assoluta dei voti e dei seggi, semplicemente perché il popolo non vuole finire distrutto dalla guerra come in Ucraina, ma vivere, in pace e armonia, sia con l’Unione Europea che con la Russia.
Una posizione molto chiara che la nobildonna georgiana, appartenente ad una antica ed influente famiglia ortodossa di tradizione militare (bizantina, georgiana, russa, in parte trasferitasi, dopo la rivoluzione bolscevica del 1917, anche in Serbia, Germania, Olanda e Francia), porta avanti, in tutte le sedi, attraverso la sua trasversale rete internazionale di contatti nel mondo dell’aristocrazia, dell’arte e della moda.
di Luca Locatelli