“Tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre partiranno ufficialmente le trattative con le quattro Regioni che hanno già chiesto l’assegnazione di materie non riferite ai livelli essenziali delle prestazioni”. Lo annuncia – al Sole 24 Ore – Roberto Calderoli, ministro per gli Affari regionali. E aggiunge: “Entro la fine dell’anno vorrei portare in Consiglio dei ministri i primi due o tre Lep su competenze importanti”.
Sul referendum, a seguire, osserva: “Tutta questa operazione mi pare più mediatica e politica, che realmente referendaria. Tutti poi sanno che il quesito che chiede l’abolizione dell’intera legge è smaccatamente inammissibile, tanto è vero che le Regioni contrarie all’autonomia hanno scelto anche una strada diversa con un quesito parziale”.
Infine, Calderoli dice la sue in merito al finanziamento dei Lep: “Margini enormi possono arrivare da una spending review regionale che stani le inefficienze. Per esempio, il Veneto ha 4,8 milioni di abitanti contro i 5,6 milioni della Campania, ma per il personale spende quasi la metà e per l’acquisto di beni e servizi, tra cui l’energia, circa un quinto. Sono differenze che vanno motivate, oppure eliminate. Non voglio togliere risorse al cittadino campano, voglio che quei soldi siano spesi meglio”.
Aggiornato il 09 agosto 2024 alle ore 15:46