“Sono state dette cose anche di cattivo gusto e attacchi di basso livello”. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervistato da Rtl. È stato detto che “noi abbiamo invitato a votare Silvio Berlusconi, la campagna elettorale col morto. Noi rivendichiamo la nostra identità. Berlusconi è il fondatore di Forza Italia. Non abbiamo detto di votare Berlusconi: qualora si scrivesse Berlusconi il voto è valido ma la preferenza non è valida. Evidentemente – ha aggiunto – vedono che siamo forti e ci attaccano difendiamo i nostri valori ma non siamo un partito nostalgico”. Tajani ha rimarcato la differenza tra Forza Italia e la Lega. “Inutile dire che non siamo europei: siamo europei, è una questione di identità culturale e storica. Questo non vuol dire che dobbiamo rinunciare alla nostra identità italiana”.
Rispetto al Carroccio, “noi siamo assolutamente diversi. Abbiamo un’idea diversa. Noi siamo europeisti. Noi siamo della famiglia del Partito popolare europeo. Noi siamo diversi dalla Lega culturalmente, siamo alleati leali, ma siamo diversi. Quando si parla di Europa abbiamo una visione diversa, noi siamo europeisti. Siamo italiani ed europei, questa è la nostra identità. Questa è la nostra civiltà. Ogni scelta antieuropea è deleteria per l’Italia. Fa bene Mattarella a sottolineare la nostra prospettiva europea. Gli esprimo la mia solidarietà per gli attacchi che ha ricevuto”. Lo ha scritto su X il vicepremier Tajani.
Sul piano internazionale, il leader di Forza Italia ha ribadito che “il primo partito europeo è il Ppe che ha il diritto di indicare il nome del presidente della commissione Ue. Noi abbiamo indicato Ursula von der Leyen. Poi i capi di Stato e il Parlamento decideranno. Ma sempre dal Ppe dovranno passare”. Tajani ha rimarcato a Sky Tg24 il suo sostegno al piano per il cessate il fuoco a Gaza annunciato dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. “Noi lo sosteniamo con grande convinzione, perché è tempo di arrivare finalmente a questo cessate il fuoco che permetta la liberazione degli ostaggi e portare aiuti alla popolazione civile palestinese. Noi sosteniamo questa mediazione e speriamo che Israele e Hamas si trovino d’accordo almeno su questo primo tentativo di sospendere la guerra”.
Aggiornato il 03 giugno 2024 alle ore 16:52