Regionali Basilicata, Bardi a valanga

Vito Bardi è stato confermato governatore della Basilicata con il 56,63 per cento dei voti, secondo i risultati definitivi dello scrutinio (682 sezioni). Piero Marrese ha ottenuto il 42,16 per cento dei consensi. Al terzo candidato Eustachio Follia è andato l’1,21 per cento. Fratelli d’Italia risulta il partito più votato, con il 17,39 per cento. Segue il Partito democratico col 13,87 per cento. Nella coalizione di centrodestra Forza Italia ottiene il 13,01 per cento dei voti, mentre la Lega si ferma al 7,81 per cento dei consensi seguita da Azione con il 7,51 per cento. Nel centrosinistra il Movimento 5 stelle ottiene il 7,66 per cento, dietro a Basilicata casa comune (11,18%). Da segnalare un forte astensionismo (49,8%).

“Ringrazio di cuore tutti i cittadini che hanno voluto confermare il loro sostegno alle nostre politiche esulta Giorgia Meloni La vostra fiducia è il motore che ci spinge avanti ogni giorno”. Il suo partito con ironia parla di “Effetto monologo in Basilicata”, con un riferimento al caso Scurati: “Non ci hanno visti arrivare perché impegnati a rileggere il famoso monologo”. “Grande soddisfazione” arriva dalla Lega, per “l’ennesimo largo successo del centrodestra unito”. Ma soprattutto da Forza Italia. “Ha vinto il centrodestra unito. Hanno vinto i lucani che hanno scelto di sostenere il nostro Buon Governo per altri 5 anni”, il tweet di Antonio Tajani, che è riuscito a convincere gli alleati a puntare ancora sull’ex generale della Guardia di finanza che nel 2019 ottenne l’investitura da Silvio Berlusconi. Dopo aver ricevuto le congratulazioni dello sfidante Marrese, Bardi in serata parla di “una vittoria chiara”, e ringrazia “i lucani per la fiducia che mi hanno accordato, per la seconda volta”.

“È una grande responsabilità che sento verso tutti loro, anche verso i lucani che non mi hanno votato o che non si sono recati alle urne. Continuerò ad essere il presidente di tutti”, il messaggio del governatore che, dopo l’Instant poll con 12 punti di vantaggio, nel pomeriggio di ieri ha visto crescere la sua coalizione, allargata ad Azione e Iv un mese fa, quando andava in cortocircuito il centrosinistra. Uno psicodramma politico che ha portato Pd, M5s, Avs, Psi e +Europa a convergere su Marrese dopo i dissidi su Angelo Chiorazzo e poi incassare il passo indietro di Domenico Lacerenza, il chirurgo rimasto in corsa solo 72 ore.

Il centrosinistra negli ultimi sedici mesi ha vinto solo due appuntamenti regionali (Lazio e Sardegna), perdendo in Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Abruzzo, a Trento e infine in Basilicata. Un ruolino di marcia che consente a Giorgia Meloni di considerare solido il consenso del suo governo. A differenza dei rivali, lei e gli altri leader di centrodestra, nonostante tensioni e piccoli incidenti parlamentari, riescono a dare un’idea di coesione, premiata nelle urne. Anche in Basilicata, dove pure fino a un paio di mesi fa erano espliciti i dubbi interni sulle chance di successo di Bardi.

Poi, di fronte al caos nel campo largo e alla scelta perdente di candidare in Sardegna Paolo Truzzu di FdI anziché puntare sulla riconferma del governatore in quota Lega Christian Solinas, la coalizione ha fatto quadrato intorno all’ex generale. Una scelta che ora è rivendicata soprattutto da Forza Italia, che a Potenza per seguire i risultati ha schierato le prime linee, fra gli altri la ministra Elisabetta Casellati, coordinatrice regionale, e il capogruppo alla Camera Paolo Barelli. Il risultato, nota il portavoce azzurro Raffaele Nevi, è “frutto del lavoro fatto dal governatore in questi anni, anche nell’allargare la coalizione a forze più riformiste che hanno riconosciuto nel buongoverno di Bardi un approdo migliore per i loro progetti e programmi”. Iv sottolinea la “grande soddisfazione di Matteo Renzi che è stato il primo a sostenere Bardi anche in virtù di un’antica amicizia”. “Il centro si dimostra determinante per vincere”, è la tesi dell’ex premier, la stessa del leader di Noi moderati, Maurizio Lupi.

Affluenza definitiva al 49,8. Nel 2019 era stata del 53,52 per cento

È stata del 49,8 per cento degli aventi diritto al voto l’affluenza definitiva alle urne per le elezioni regionali in Basilicata. Nel 2019, quando si votò solo la domenica, era stata del 53,52. In provincia di Potenza l’affluenza è stata del 47,92 per cento (52,40 nel 2019), in provincia di Matera del 54,08 (56,03 nel 2019). Per quanto riguarda i due capoluoghi, a Potenza affluenza al 63,28% (rispetto al 68,79 del 2019), a Matera al 55,60 (rispetto al 59,89 del 2019).

Grande entusiasmo nel comitato elettorale di Bardi

Dopo aver ascoltato gli Instant poll commissionati da Telenorba alla società specializzata Yoodata per le Regionali della Basilicata, è grande l’entusiasmo nel comitato elettorale di Vito Bardi, governatore uscente e ricandidato dalla coalizione di centrodestra più Azione e Italia Viva. Bardi, insieme alla famiglia e ai suoi collaboratori più stretti, è rimasto nel comitato elettorale, allestito come cinque anni fa, in un albergo alla periferia di Potenza, dove la notizia della vittoria è stata accolta con grande soddisfazione.

(*) Fonte Ansa

Aggiornato il 23 aprile 2024 alle ore 10:55