Antonio Tajani ha un obiettivo: “Raccogliere il maggior numero di consensi per allargare i confini della maggioranza di centrodestra”. Il leader di Forza Italia è convinto che, in occasione delle Europee, grazie alla formazione politica fondata da Silvio Berlsuconi, l’Italia possa contare di più in Europa. “Perché essendo Forza Italia parte del Partito popolare europeo, più è forte Fi all’interno del Ppe, più è forte l’Italia. Per dirla in maniera semplicistica, il partito popolare europeo è la forza che dà le carte in Europa, quindi essere la sezione italiana del Ppe permette a Fi di essere la forza più utile al nostro Paese nelle istituzioni comunitarie”. Frattanto, il segretario forzista ha nominato il governatore della Sicilia Renato Schifani alla presidenza del Consiglio nazionale di Forza Italia. Al contempo, il senatore Claudio Fazzone è stato indicato quale segretario responsabile della conferenza dei segretari regionali.
Ai microfoni di Radio 24, il vicepremier e ministro degli Esteri ha risposto anche sull’ipotesi di candidatura alle Europee. “Se mi candido? Ne parlerò con gli alleati, dovrà essere una scelta comune. Se è utile alla coalizione e a Forza Italia mi candido. Vedremo. C’è ancora molto tempo”. Quanto all’impegno dell’Italia a sostegno dell’Ucraina, Tajani è convinto che si debba arrivare alla pace. “Detto questo, una sconfitta dell’Ucraina si trasforma in una resa, in una occupazione dell’Ucraina da parte della Russia, non nella pace. Noi vogliamo che Kiev sia in grado di sedersi a un tavolo da pari a pari e discutere un accordo. Noi continueremo ad aiutare Kiev come abbiamo sempre fatto in termini di aiuti economici, politici, militari, anche per la ricostruzione, e sanzioni alla Russia. Stiamo difendendo il diritto internazionale”.
Tajani ha rilanciato anche una la sua idea di sicurezza europea. “In Europa – ha detto – si deve cominciare a lavorare seriamente per dar vita a un sistema di difesa europeo, un vero esercito europeo e anche un’industria della difesa europea. Questo è un modo per contare di più nella Nato ed essere autosufficienti. Siamo tanti Paesi, tanti eserciti, il coordinamento non è neanche facile, pure dal punto di vista tecnologico. Non dobbiamo essere timidi. Non basta avere un commissario per la Difesa, bisogna avere una strategia, una visione. Il Ppe è fortemente impegnato in questo”. A Radio 24, Tajani si è espresso anche sulla guerra in Medio Oriente. “Stiamo lavorando – ha detto – in maniera discreta e anche sottotraccia, anche con molti Paesi arabi e del G7 per arrivare a una interruzione dei combattimenti a Gaza, per permettere di portare aiuti alla popolazione civile. Abbiamo chiesto di aspettare per l’attacco a Rafah, speriamo che da una parte e dall’altra ascoltino i messaggi di buon senso”.
Aggiornato il 26 febbraio 2024 alle ore 17:10