I ringraziamenti di Ghali all’Associazione filopalestinese

“Ciao ragazzi, un saluto a tutti gli amici di Api Italia, ho ricevuto il vostro pensiero. Grazie davvero, spero di vedervi presto. Vi voglio bene, grazie per tutto quello che fate”. Parole, senza musica, del cantante Ghali. Un messaggio, il suo, apparso su Instagram e rivolto all’Associazione palestinesi in Italia, che risponde: “A nome dell’Associazione dei palestinesi in Italia desideriamo esprimerti il nostro profondo apprezzamento per aver utilizzato la tua piattaforma e la tua canzone Casa Mia per diffondere un messaggio così significativo agli spettatori del Festival di Sanremo. La tua coraggiosa decisione di pronunciare la parola genocidio ha avuto un impatto straordinario, portando l’attenzione su una questione tanto importante quanto spesso trascurata. La tua solidarietà e il tuo impegno sono stati fondamentali nel dare voce a una causa così vitale e nel promuovere la consapevolezza sui diritti umani. Con la speranza di incontrarci in una Palestina libera”.

In questa vicenda, arriva pure la nota dello staff di Ghali, che precisa: “Nessuna premiazione, nessuna cerimonia solo la consegna di un frammento del restauro della moschea di Gerusalemme sul set di una ripresa video da parte di un ragazzo che gli ha chiesto un breve ringraziamento. Un regalo più o meno significativo come molti altri senza nessuna richiesta ulteriore. Ghali è al lavoro sul nuovo disco e sul nuovo tour e non sarà presente a nessuna cerimonia istituzionale”.

Ora, l’Api – ricorda il Corriere della Sera – fa capo a Mohammad Hannoun il quale, qualche mese fa, come riportato in un servizio de La7, dice: “Hamas ha partecipato alle prime e ultime elezioni democratiche in Palestina, per cui il popolo palestinese ha detto la sua parola. Chi è il legittimo rappresentante del popolo palestinese? È Hamas”. E ancora: “Sono onorato di essere nemico di Israele perché Israele è uno Stato criminale. Nella lotta dei popoli sicuramente si commettono degli errori. Hamas sono i nostri partigiani. Hamas non ha massacrato i civili israeliani, se parliamo di coloni ognuno di loro è un militare israeliano”. Inoltre, circa l’attacco del 7 ottobre, sul fatto che gli estremisti islamici abbiano decapitato bambini e violentato donne, chiosa: “Chi l’ha detto? Avete delle prove? Avete delle testimonianze da far vedere?”. Hannoun, evidenzia il Corsera, è ritenuto un punto di riferimento di Hamas in Italia.

Canzoni stonate, per non dire peggio.

Aggiornato il 20 febbraio 2024 alle ore 17:10