Chi vive fuori dal contesto romano, probabilmente non conosce la questione. Una questione che, anche a livello istituzionale, presenta un cono d’ombra. Siamo nella zona del residence Bastogi. Nel tempo, oltre a episodi legati alla cronaca, del quartiere ne parla una docu-serie (a inizi anni 2000) e più di recente gode di uno spazio importante nel film Come un gatto in tangenziale, diretto da Riccardo Milani, con Paola Cortellesi e Antonio Albanese.
A Bastogi, come evidenziato in un articolo odierno del Corriere della Sera, c’è disagio abitativo (alcuni residenti occupano gli alloggi, altri non risulterebbero tracciati dal database del Comune, quindi senza residenza) e non solo. Ora, l’obiettivo è superare quel messaggio diventato un tempo famoso, posizionato all’ingresso della zona, ossia “lassate ogni speranza o voi k’entrate”. Come? Grazie a un programma di rigenerazione urbana: c’è una memoria di giunta, che è in attesa di essere approvata.
Maurizio Veloccia, assessore romano all’Urbanistica, sui propri canali social dice: “Dopo Corviale e Tor Bella Monaca, parte un altro filone del nostro lavoro nei quartieri popolari della città, ed in particolare in alcune zone dove il disagio e talvolta condizioni sociali di emarginazione rischiano di ipotecare intere generazioni. Siamo a Bastogi. Nel complesso di Come un gatto in tangenziale ma anche di tante illusioni di rinascita e disperazione. Appena insediato – spiega – ho deciso di avviare in tanti quadranti della città dei laboratori di quartiere, per costruire dal basso proposte di riqualificazione e rigenerazione urbana, mappare bisogni ed emergenze e proporre soluzioni”.
Sempre Veloccia: “Il laboratorio, coordinato dal professor Cellammare ha lavorato e adesso sulla scorta di quel lavoro, con una memoria di giunta che approveremo nella prossima seduta, insieme al mio collega e amico Tobia Zevi (assessore al Patrimonio) avviamo un ambizioso programma di rigenerazione urbana. Un programma che fa perno su Bastogi e si amplia in un perimetro che abbraccia Quartaccio e Torrevecchia e tenta di ripensare questo quadrante, a partire dalla soluzione del complesso edilizio che ospita centinaia di persone e che versa in uno stato di abbandono da troppo tempo”.
Veloccia, ex presidente del Municipio XI, parla di “un programma lungimirante, da costruire e declinare insieme ai Municipio XIII e XIV, e che mira ad avviare da subito importanti lavori di manutenzione degli edifici e poi, progressivamente, immaginare una sostituzione edilizia parziale del complesso, utilizzando i poteri concessi a Roma in campo urbanistico e le potenzialità della legge sulla Rigenerazione urbana. Un nuovo filone di lavoro in una Roma che si trasforma”.
Federico Rocca, consigliere di Fratelli d’Italia in Aula Giulio Cesare, commenta all’Opinione: “In quella zona va ricostruito un tessuto sociale. È necessaria una riqualificazione, sociale e di comunità. Stiamo parlando di un quadro di insieme molto particolare – termina – non basta solo un intervento prettamente edilizio. Inoltre, sul fronte degli alloggi, sarà importante avere un occhio attento per quanto concerne le assegnazioni. Se qualcuno ne ha diritto, nessun problema. Ma stiamo attenti”.
Aggiornato il 01 febbraio 2024 alle ore 17:43