![Autonomia differenziata: ora il referendum](/media/8291520/palumbo.jpg?crop=0.038565963223497458,0,0.24796371714179932,0.21325435024065162&cropmode=percentage&width=370&height=272&rnd=133506515620000000)
Il Senato, con i voti della maggioranza di Governo, ha approvato in prima lettura l’autonomia differenziata di alcune Regioni del Nord su ben 23 materie di rilevanza nazionale, e che, se realmente attuata, finirà per sancire definitivamente la disunità d’Italia, col Nord che si allontanerà sempre di più dal centro e dal Sud in termini economici, sociali e civili.
L’opposizione, che protesta cantando l’inno di Mameli e inneggiando alla “Repubblica una e indivisibile” (articolo 5 della Costituzione), sarebbe un po’ più credibile se prima si scusasse pubblicamente per avere modificato nel 2001, con una risicatissima maggioranza, il Titolo V della Carta, introducendo in via di principio la sciagurata facoltà per le Regioni di chiedere quella stessa autonomia che oggi viene giustamente osteggiata.
Insomma, destra e sinistra, nessuno si salva in questa pericolosa deriva separatista! E quindi, appena possibile, facciamo un bel referendum per spazzare via questa riforma!
Aggiornato il 25 gennaio 2024 alle ore 10:19