2023: fuga dei moderati (dal Pd)

Enrico Borghi, senatore, saluta il Partito Democratico di Elly Schlein. Il motivo? “È diventato la casa di una sinistra massimalista, figlia della cancel culture americana che non fa sintesi e non dialoga”.

Così Borghi nel corso di un’intervista a La Repubblica, annunciando il passaggio a Italia Viva di Matteo Renzi, perché crede “in un nuovo progetto riformista alternativo alla destra e distinto da questo Pd”. Inoltre, è dell’avviso che “che ci sia invece un elettorato moderato, che ha bisogno di una casa”.

“Ho fatto diverse interviste dopo l’elezione di Schlein – prosegue – e ho posto i temi della sicurezza e della difesa, dei cattolici e dei democratici, di una necessità di una sintesi tra culture. Su questi argomenti non ho ricevuto alcuna risposta e come sappiamo in politica i silenzi contano più delle parole pronunciate. Invece – insiste – ho sentito parole chiare su un altro versante, e cioè sull’utero in affitto: la segretaria del Pd si è detta favorevole contando, bontà sua, di parlarne con il partito che guida”.

Per Borghi c’è “un percorso di omologazione culturale, dettata da poteri esterni, che parla di deboli e poi agevola lo sfruttamento proprio dei più deboli”. Infine, Borghi ritiene che Matteo Renzi “possa, insieme ad altre figure, contribuire alla nascita di un nuovo soggetto”.

Aggiornato il 26 aprile 2023 alle ore 19:16