
Un bizzarro scontro a sinistra. La “Sardina” Mattia Santori non arretra dopo la “confessione” di coltivare e consumare cannabis in casa e replica alla segretaria del Pd bolognese Federica Mazzoni. Le posizioni dei dem, a suo avviso, non sono poi così lontane da quelle della Lega. Mazzoni aveva parlato di “percorso di disobbedienza personale, più che civile”, da parte del consigliere comunale con deleghe a Turismo e Politiche giovanili, sottolineando che, finché la legge non sarà cambiata, “nessun cittadino, tanto più se rappresentante delle istituzioni, può permettersi di non rispettare le regole”.
Parole a cui Santori sui social risponde duramente: “La verità è che le vostre posizioni non sono poi così dissimili da quelle della Lega, e mi viene da pensare che forse non solo a destra tifano per un mio arresto”. Santori avrebbe “voluto rispondere agli attacchi ignobili della destra, agli esposti di Fdi, alle querele di Salvini, e invece mi trovo a rispondere alle ramanzine della segreteria provinciale del Pd, che con un comunicato a orologeria firmato da Federica Mazzoni mi ricorda che starei minando la credibilità delle istituzioni”.
La verità, secondo Santori, “è che ci sono temi su cui il Pd è pronto a battersi e su cui il progressismo della base viene annacquato dall’equilibrismo della dirigenza. La verità è che fino a prova contraria io ad oggi ho la fedina penale pulita mentre voi nei vostri comunicati vi guardate bene dall’entrare nel merito della questione che ho sollevato con la mia autodenuncia”. La verità, scrive ancora l’ex leader delle Sardine rivolgendosi direttamente ai dem, “è che esiste una comunità di consumatori responsabili a cui insieme a Riccardo Magi, Antonella Soldo, Luca Marola, Daniele Nahum, Matteo Orfini e tanti esponenti del vostro partito stiamo cercando di dare rappresentanza, mettendoci la faccia e sporcandoci le mani. Mentre voi continuate a tenere posizioni che guardano più all’elettorato perso che alla giustizia guadagnata”.
Santori si rivolge ancora al partito con cui è stato eletto a Palazzo D’Accursio: “La verità – sostiene – è che se davvero sosteneste il ddl Magi oggi difendereste chi viene processato per autocoltivazione ad uso personale, ma la coerenza politica non sapete neanche dove stia di casa. La verità è che tirando le orecchie a me state calpestando la dignità di una comunità politica vastissima che guarda caso oggi si rivolge ad altri partiti (o a nessun partito). La verità è che le vostre posizioni non sono poi così dissimili da quelle della Lega, e mi viene da pensare che forse non solo a destra tifano per un mio arresto”. Santori parla direttamente alla “cara Mazzoni”. “Ti ringrazio per avermi ricordato che serve un dibattito serio e che esiste un percorso parlamentare in atto. Ti sorprenderà scoprire insieme a otto consiglieri abbiamo lanciato un mese fa un percorso di approfondimento pubblico, e che ho deciso di rovinarmi il giorno del compleanno con un’autodenuncia proprio perché insieme a chi si batte per il ddl Magi abbiamo capito che l’attacco ostruzionistico della Lega rischiava di farlo naufragare. Forse ti eri distratta e non te n’eri accorta”.
Il sindaco di Bologna invoca alla calma. Matteo Lepore invita tutti a placare le polemiche e a ritrovare l’unità. Le divisioni, è il suo messaggio, possono solo far male. “Io credo che gli strappi vadano ricuciti e che sia anche il momento di ritrovare un dialogo e una serenità”, dice il primo cittadino, questa mattina ad una intitolazione di un giardino in Bolognina accanto alla presidente del Navile nonché segretaria Pd Federica Mazzoni. Lepore ricorda anche che in Parlamento c’è una proposta di legge “che il Pd sostiene”, appunto il ddl Magi, “e che peraltro recupera anche le cose che Mattia sostiene”. Dunque “credo che attorno alle battaglie per i diritti bisogna ritrovare l’unità. Dividersi non fa bene a nessuno”. No comment invece di Mazzoni, che rimanda alle sue dichiarazioni di ieri.
Aggiornato il 13 luglio 2022 alle ore 17:55