Covid, nuovo decreto: i possibili scenari

Il nuovo decreto-legge in materia Covid è atteso nel pomeriggio, in Consiglio dei ministri. Le parti sono ancora al lavoro per delineare il meccanismo che potrebbe permettere un margine per le aperture – verso il 20 aprile – per quelle Regioni che abbiano contagi bassi. Secondo quanto filtra, non c’è un automatismo per gli allentamenti, che riguarderebbero bar e ristoranti (potrebbero riaprire a pranzo). Inoltre, il decreto dovrebbe escludere la zona gialla per tutto il mese. Il centrodestra è proiettato per un meccanismo di revisione delle misure, che fornisca possibilità concrete sul versante delle riaperture. Più prudenti, invece, i ministri in quota Leu, Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico.

Obbligo vaccini per il personale della sanità

Obbligo di vaccinazione per il personale della sanità. L’idea che sta prendendo campo è quella di allargare il provvedimento proprio a chiunque lavori in una struttura sanitaria. Il decreto indicherà pure le sanzioni per chi rifiuterà il vaccino. Sempre su questo tema, non ci sarà licenziamento ma sarà sospeso lo stipendio per un lasso di tempo relativo all’andamento della pandemia.

Viaggi per Pasqua e quarantena

L’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, indica che fino al 6 aprile “tutti coloro che hanno soggiornato o transitato nei 14 giorni antecedenti all’ingresso in Italia in uno o più Stati e territori” dell’Unione europea sono obbligati a “sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e ad un periodo di 5 giorni di quarantena”. Terminato questo periodo, bisognerà effettuare un tampone molecolare o rapido.

Tema scuole

Nelle scuole si tornerà in presenza anche in zona rossa fino alla prima media. Nelle zone arancioni andranno in classe gli studenti fino alla terza media e i ragazzi degli istituti superiori, fino al 50 per cento. Non è escluso che venga prevista l’indicazione che non consenta alle Regioni di redigere misure più restrittive, con la chiusura dei plessi.

No alle zone gialle

Per il momento non è in programma un ritorno alle zone gialle. Dal Comitato tecnico scientifico (Cts) hanno spiegato che le misure previste in quelle zone hanno dimostrato “una capacità di contenere l’aumento dell’incidenza ma non la capacità di ridurla”. La Penisola sarà tutta rossa o arancione fino a fine mese. Sul punto, come detto, è in corso un confronto tra la maggioranza. Tra il 15 e il 20 – su questo si sta lavorando – potrebbero esserci degli allentamenti.

Spostamenti: cosa fare

Dal 7 aprile quasi sicuramente non ci sarà uno spostamento tra le regioni. Lo stop sarà prolungato e sarà permessa la mobilità per motivi di urgenza, necessità, salute. Sarà possibile raggiungere la propria residenza, il domicilio o la propria abitazione, nelle quali rientrano anche le seconde case, comprese quelle in zona rossa. In alcune Regioni, i presidenti hanno emanato ordinanze più restrittive, dove in sostanza si vieta di raggiungere le seconde case anche ai residenti nella regione – vedi la Campania – o solo ai non residenti, come accaduto in Toscana, Alto Adige, Valle d’Aosta, Sardegna e Liguria, che ha esteso il divieto anche alle barche.

I concorsi

I concorsi nella Pubblica amministrazione saranno sbloccati, tra questi anche quello per i magistrati. Le prove selettive dovranno svolgersi su base regionale e provinciale. Il tutto per impedire lo spostamento di candidati da una regione all’altra.

Aggiornato il 31 marzo 2021 alle ore 12:48