Il piano di Bussetti per la scuola italiana

“L’alternanza scuola-lavoro non funziona, dimezzerò le ore”. Parola del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti. Per il titolare del dicastero di Viale Trastevere, “arriveremo più o meno a metà delle ore di scuola-lavoro nei licei, gli studenti degli istituti tecnici ne faranno alcune di più, perché è un’esperienza che ha avuto risultati positivi ma è stata molto faticosa e non sempre funziona. E, soprattutto, non voglio che sia al centro dell’esame orale della Maturità perché quello è il momento in cui lo studente deve poter esprimere se stesso e le competenze acquisite con lo studio di cinque anni”. Bussetti ha un obiettivo evidente: la demolizione della cosiddetta “Buona Scuola” di matrice renziana.

“Stiamo provando a cambiare la legge sulla scuola, inserendola nel “Milleproroghe” che sarà alla Camera l’11 settembre. Se ci riusciamo, si cambia da quest’anno, altrimenti dal prossimo. Ma si cambia, non voglio che lo scuola-lavoro sia un apprendistato occulto. Abbiamo bisogno di sviluppare percorsi di competenze trasversali”. Secondo Bussetti, occorre “cambiare impostazione della didattica, usare le nuove tecnologie, insegnare a relazionarsi con i social media, valorizzare il public speaking e il debate, puntare sulle materie Stem (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica). Non credo che serviranno molti investimenti. Il tablet sarà il nuovo quaderno tra pochi anni, possiamo usare meglio investimenti fatti”. Per il ministro “abbiamo gli insegnanti più vecchi d’Europa, ma presto moltissimi di loro andranno in pensione e dunque si farà largo ai giovani”.

Aggiornato il 31 agosto 2018 alle ore 13:44