
Venerdì scorso il Corriere della Sera ha pubblicato un sondaggio effettuato da Euromedia Research relativo ai potenziali sindaci di Roma. Secondo l'istituto, Alfio Marchini piace al 25,2% degli intervistati, seguito da Giorgia Meloni (23,5). Il che vuol dire, se la matematica (che non è proprio il mio forte), significherebbe un totale del 48,7% delle preferenze. Il che, altresì, dimostrerebbe che se l'area moderata avesse il buon gusto (e l'intelligenza politica ma qui il discorso è ancora più arduo...) di convergere su un unico candidato anzichè presentarsi agli elettori con duemila potenziali Primi cittadini, avrebbe buone possibilità di prelevere su centrosinistra e Cinque Stelle riconquistando il Campidoglio.
Il sondaggio di Euromedia Research fa sapere anche che il 10% del campione sondato darebbe la propria preferenza a Beatrice Lorenzin, cosicché l'area moderata potrebbe addirittura sfiorare il 60%. Però Beatrice Lorenzin, qualche giorno prima della pubblicazione del sondaggio, ha fatto sapere che "se Alfio Marchini non si spiaggerà sul centrodestra, Pd e Forza Italia potrebbero appoggiarlo. Una strada percorribile, sennò vincono i Cinque Stelle: serve un azzeramento delle classi politiche che hanno governato Roma negli ultimi 15 anni". E servirebbe anche, aggiungiamo noi, l'azzeramento di chi dimostra, ogni giorno che passa, di fare "il pesce in barile" pur di salvaguardare incarichi e poltrone.
Poi, se il ministro Lorenzin (ed i suoi attuali compagni di cordata) reputa il Pd come una conditio sine qua non della propria esistenza politica, basta dirlo chiaramente: saranno poi gli elettori a condividerne o meno la scelta.
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:24