martedì 10 novembre 2015
Venerdì scorso il Corriere della Sera ha pubblicato un sondaggio effettuato da Euromedia Research relativo ai potenziali sindaci di Roma. Secondo l'istituto, Alfio Marchini piace al 25,2% degli intervistati, seguito da Giorgia Meloni (23,5). Il che vuol dire, se la matematica (che non è proprio il mio forte), significherebbe un totale del 48,7% delle preferenze. Il che, altresì, dimostrerebbe che se l'area moderata avesse il buon gusto (e l'intelligenza politica ma qui il discorso è ancora più arduo...) di convergere su un unico candidato anzichè presentarsi agli elettori con duemila potenziali Primi cittadini, avrebbe buone possibilità di prelevere su centrosinistra e Cinque Stelle riconquistando il Campidoglio.
Il sondaggio di Euromedia Research fa sapere anche che il 10% del campione sondato darebbe la propria preferenza a Beatrice Lorenzin, cosicché l'area moderata potrebbe addirittura sfiorare il 60%. Però Beatrice Lorenzin, qualche giorno prima della pubblicazione del sondaggio, ha fatto sapere che "se Alfio Marchini non si spiaggerà sul centrodestra, Pd e Forza Italia potrebbero appoggiarlo. Una strada percorribile, sennò vincono i Cinque Stelle: serve un azzeramento delle classi politiche che hanno governato Roma negli ultimi 15 anni". E servirebbe anche, aggiungiamo noi, l'azzeramento di chi dimostra, ogni giorno che passa, di fare "il pesce in barile" pur di salvaguardare incarichi e poltrone.
Poi, se il ministro Lorenzin (ed i suoi attuali compagni di cordata) reputa il Pd come una conditio sine qua non della propria esistenza politica, basta dirlo chiaramente: saranno poi gli elettori a condividerne o meno la scelta.
di Gianluca Perricone