I morti nelle carceri rischiano di essere più di quelli per il coronavirus.
La circostanza impone di sollevare un quesito. Ma quando il governo discuteva del decreto che rendeva sempre più difficili i colloqui dei detenuti con i propri familiari, il ministro Alfonso Bonafede era presente o era andato a prendere un caffè?
Se ci fosse stato avrebbe sicuramente compreso che con le condizioni carcerarie estreme presenti nel nostro Paese quella restrizione avrebbe scatenato la reazione dei detenuti e dei parenti. Reazioni ingiustificate ed illegali quanto si vuole. Ma forse senza caffè si sarebbero allungate parecchie vite!
Aggiornato il 12 marzo 2020 alle ore 11:10