Energia, Confcommercio: per imprese costo “fuori controllo”

“La forte dipendenza dal gas russo, dovuta a una politica energetica che negli ultimi anni si è dimostrata poco lungimirante, ha reso ormai indispensabili interventi mirati per il contenimento dei prezzi al dettaglio dell'energia, arrivati a livelli insostenibili. L’annullamento temporaneo degli oneri di sistema deciso dal Governo e gli interventi provvisori sulla fiscalità energetica hanno consentito di alleggerire sensibilmente le bollette elettriche e del gas ma, nonostante ciò, i costanti rincari della componente energia continuano a pesare notevolmente sui conti delle imprese”.

Questo quanto indicato dall’Osservatorio Confcommercio Energia, con l’analisi trimestrale realizzata in collaborazione con Nomisma Energia.

Sul portale di Confcommercio è scritto: “E’ una crescita senza sosta quella del prezzo dell’energia per le imprese del terziario: tra gennaio e aprile 2022, infatti, il prezzo delle offerte elettriche è salito mediamente del 61 per cento, mentre il prezzo delle offerte gas è aumentato del 21 per cento. Allargando il confronto su base annua, tra aprile 2021 e aprile 2022, gli aumenti della spesa annuale di elettricità e gas per il terziario sono ancora maggiori raggiungendo una “forchetta” che va da +110 per cento a +140 per cento. Nel 2022 la spesa in carburante per gli autotrasportatori si dovrebbe collocare sui 37 miliardi di euro, 7 in più rispetto ai 30 miliardi di euro del 2021”.

E poi: “Ad aprile 2022, rispetto alle rilevazioni dello scorso gennaio, si stima un incremento del costo delle forniture di energia elettrica che oscilla tra il 50 per cento fino ad oltre l’80 per cento. In particolare, i dati del primo trimestre 2022 (31 gennaio/30 aprile) testimoniano che la spesa annua per il 2022 in elettricità per un albergo tipo può arrivare fino a circa 137mila euro, con un incremento del 76 per cento, per un ristorante fino ad oltre 18mila euro (+57 per cento), mentre per un negozio alimentare passerà da 23mila euro a 40mila euro (circa il 70 per cento in più), per un bar il conto annuale aumenta del 54 per cento, mentre per i negozi non alimentari il rincaro può arrivare addirittura all’87 per cento. Nel complesso, i comparti del terziario nel 2022 soffriranno un aggravio di spesa più che doppio, passando da 11 miliardi di euro di spesa nel 2021 a 27 miliardi di euro, sempre che rimangano stabili o in calo gli attuali prezzi. Numeri pesantissimi che testimoniano ulteriormente, qualora ce ne fosse bisogno, il momento di sofferenza delle imprese”.

Non solo. Risultano significativi i rincari, su base trimestrale, per la spesa annuale del gas: “Si stima che, tra il 31 gennaio e il 30 aprile 2022, la spesa annuale di gas per tutti i comparti del terziario presi a riferimento è aumentata, arrivando a toccare, in alcuni casi, incrementi pari al 34 per cento. Di particolare rilievo l’incremento registrato per gli alberghi (+6mila euro rispetto alle previsioni di gennaio 2022) e altrettanto importante l'aumento del conto annuale del gas nel settore della ristorazione, passato dai circa 8mika euro delle previsioni di gennaio ai 10mila euro stimati di aprile (+2.000€ di differenza nel giro di pochi mesi). Un +5% si registra invece per i bar, mentre per i negozi, di generi alimentari e non, il “delta” tra le previsioni di inizio anno e aprile è del 31 per cento. Nel confronto tra aprile 2021 e aprile 2022, la “bolletta annuale” di elettricità è aumentata considerevolmente per tutti i principali comparti del terziario: settore alberghiero (+68mila euro), ristoranti (+9mila euro), bar (+5mila euro), negozi di generi alimentari (+20mila euro) e negozi non alimentari (+5mila euro)”.

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha riferito: “Le imprese del terziario stanno ripartendo, i segnali sono incoraggianti, soprattutto per la stagione estiva, ma l’incognita guerra e la crescita inarrestabile della spesa energetica frenano la ripresa. Il Governo deve intervenire per ridurre ancora di più e in modo strutturale i costi dell’energia. Le imprese non possono più sostenere questo peso”.

Aggiornato il 18 giugno 2022 alle ore 10:15