I problemi che il settore automobilistico mette in luce nei dodici mesi appena trascorsi non danno segnali di tregua, e come se non bastasse, la crisi dei microchip e il Covid-19 sembrano preannunciare la tempesta perfetta per il 2022. Discorso a parte però va fatto per il marchio Ferrari che, come la maggior parte dei prodotti di lusso, continua a prosperare anche in questo momento critico per tutti i mercati. Il gioiellino di Stellantis (holding nata dalla fusione di Fiat Chrysler Automobiles e Psa, all’interno della quale è presente il Cavallino rampante) chiude con un +37 per cento il 2021, schivando la crisi indotta dalla pandemia e quella dei semiconduttori. Con un utile netto di 883 miliardi e il record di vendite della storia del marchio, l’azienda emiliana si prepara nel migliore dei modi nell’anno del 75esimo anniversario.
L’amministratore delegato del gruppo, Benedetto Vigna, assegna i meriti di questi risultati all’ormai collaudato business model di Ferrari, che ha come capisaldi la crescita controllata e il controllo sugli ordini, accostati a un ottimo rapporto con i fornitori di materiali. Questa strategia di vendita è capace di bypassare la crisi globale dell’automobile, mantenendo intatta l’esclusività del marchio. Il picco di vendite interessa perlopiù i modelli a otto cilindri, come la trainante F8. Discorso a parte va fatto per i modelli a dodici cilindri, i cui ordini sono calati del 16,1 per cento, soprattutto a causa della generale diminuzione dei volumi. Tra questi spicca il nuovo bolide di Maranello, la Daytona Sp3, prodotta in soli 599 esemplari, vincitrice a Parigi del premio come supercar più bella dell’anno. Con un motore V12 da 840 cavalli (il più potente prodotto da Ferrari) e l’unione tra comfort moderno e pura performance, nasce per omaggiare la leggendaria vettura che nel 1967 finì su tutti e tre i gradini del podio della 24h di Daytona. Il nome Sp3 non può che non richiamare quella tripletta, anche in vista del campionato Hypercar del 2023, dove Ferrari tornerà a correre la 24h di Le Mans.
Attenzione speciale, ovviamente, non poteva mancare per il team di Formula Uno, che dopo un 2020 decisamente deludente, si piazza terzo nel campionato costruttori, dietro a Mercedes e Redbull. Il manager Vigna commenta questo podio, ammettendo di “vedere risultati incoraggianti” e annuncia che lo svelamento della vettura per il 2022 avverrà il 17 febbraio, e che correrà un campionato totalmente rinnovato per quanto riguarda regole tecniche e la diminuzione del budget cap.
A proposito del 2022, l’amministratore del marchio emiliano conclude parlando di ecosostenibilità, con “l’elettrificazione che sarà declinata in versione Ferrari” e comunque vantando già diversi modelli ibridi sul mercato. La ciliegina sulla torta dell’anno dell’anniversario, iniziato evidentemente su una nota positiva, sarà il Ferrari fashion show, che darà il via a fine febbraio a una nuova stagione di diversificazione e rilancio dell’immagine del Cavallino rampante che, a oggi, corre più veloce di come non abbia mai fatto prima.
Aggiornato il 08 febbraio 2022 alle ore 13:22