Istat, fiducia dei consumatori: è record

Sale la fiducia dei consumatori. A settembre 2021 – ha segnalato l’Istat – “si stima un aumento dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 116,2 a 119,6) mentre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese è stimato in lieve diminuzione (da 114,0 a 113,8)”.

Il deciso aumento dell’indice di fiducia dei consumatori “riflette un diffuso ottimismo soprattutto sulla situazione economica generale e su quella corrente. In particolare, il clima economico e quello corrente registrano gli incrementi più marcati (rispettivamente, da 132,4 a 143,6 e da 112,0 a 116,1); il clima personale e quello futuro evidenziano aumenti più contenuti (da 110,8 a 111,5 il primo e da 122,5 a 124,7 il secondo)”.

Secondo l’Istituto nazionale di statistica, in relazione alle imprese è prevista “una lieve riduzione della fiducia nell’industria manifatturiera e un calo più ampio nel commercio al dettaglio (l’indice scende, rispettivamente, da 113,2 a 113,0 e da 113,6 a 106,8); l’indice è, invece, in aumento nelle costruzioni (da 153,8 a 155,5) e nel comparto dei servizi di mercato (da 111,8 a 112,3)”.

Non solo: in base alle componenti degli indici di fiducia, “nell’industria manifatturiera si osserva un moderato peggioramento dei giudizi sugli ordini e delle aspettative sulla produzione; le scorte sono giudicate in decumulo. Per quanto attiene alle costruzioni, tutte le componenti dell’indice sono in miglioramento”.

Sui servizi di mercato, invece, “i giudizi sugli ordini e quelli sull’andamento degli affari sono in peggioramento – ha notato l’Istat – mentre le attese sugli ordini segnalano un netto recupero. Nel commercio al dettaglio si rileva un deterioramento del quadro complessivo: tutte le componenti dell’indice registrano una dinamica negativa. Tuttavia, a livello di circuito distributivo, la fiducia è in peggioramento solo nella grande distribuzione (l’indice cala da 118,5 a 109,3) mentre nella distribuzione tradizionale l’indice aumenta da 101,9 a 102,3”.

“Senza dubbio sui dati relativi alla fiducia dei consumatori pesa l’effetto Draghi e la gestione della ripresa economica del Paese da parte del Governo, che forniscono una sensazione di stabilità e sicurezza alle famiglie – ha riferito il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – tuttavia la situazione ci si sta delineando in Italia sul fronte dei prezzi e delle tariffe, e i rincari che si stanno susseguendo in numerosi settori e che si aggraveranno nei prossimi mesi a causa dei rialzi delle materie prime, potrebbero avere effetti negativi sulla fiducia di imprese e famiglie, bloccando il trend positivo registrato dall’Istat”.

“Per tale motivo invitiamo il Governo a intervenire non solo sulle tariffe di luce e gas, ma anche sui prezzi al dettaglio che rischiano di determinare una nuova stangata a danno dei consumatori” ha terminato Rienzi.

Aggiornato il 24 settembre 2021 alle ore 12:25