Immatricolazioni Ue: Italia maglia nera

Il volante non ha sterzato e la superstrada del flop ha provocato altre “vittime”. La discesa agli inferi del mercato automobilistico europeo ha proseguito la sua inarrestabile corsa. Durante il 2012 le nuove immatricolazioni hanno toccato quota 12.053.904, raggiungendo il punto più basso dal 1995. A dicembre le nuove immatricolazioni nei 27 Paesi Ue più quelli Efta (European free trade association, ndr) sono state 838.428 contro le 997.842 del dicembre 2011, con una contrazione del 16%. E l’Italia, paese sempre attento alle statistiche, in questo tour di lacrime ha conquistato la maglia nera delle vendite. I dati sono stati resi noti dall’Acea, l’associazione dei produttori di vetture europee: il mercato dell’Ue è stato segnato da un calo dell’8,2%. Nello Stivale, come detto, sono state più acute le note dolenti dell’orchestra su quattro ruote. Il segno negativo è arrivato al 19,9% rispetto al -13,9% della Francia e al -13,4% della Spagna. La Germania si è “difesa” con un -2,9%, mentre il Regno Unito ha guardato tutti dall’alto verso il basso con un aumento del 5,3%.

Un trend da mani nei capelli per il paese di santi e navigatori. Nel 2011, il mercato automobilistico - all’interno dei propri confini - ha avuto una flessione del 10,88%: 1.748.143 nuove immatricolazioni contro le 1.961.579 del 2010. Il mese tremendo, nell’occasione, fu dicembre con un -15,30%. Le cose sono andate leggermente meglio sul fronte dei costruttori d’auto. Il gruppo Fiat, nella top ten stilata da Acea, è in zona retrocessione: settimo posto. Lo scorso anno sono state immatricolate in Europa 798.542 vetture, 735 in meno rispetto a Bmw (sesta posizione in classifica). Entrambe ottengono una quota di mercato pari al 6,4%. A raggiungere questo risultato hanno contribuito Panda e la 500. A dicembre le immatricolazioni Fiat in Europa sono risultate poco meno di 51mila. Il podio più alto, invece, se l’è aggiudicato il gruppo Volkswagen, che ha preceduto Psa Peugeot Citroen e Renault.

A seguire Gm Group, Ford, Bmw, Fiat, Daimler, Toyota e Nissan. Per tutte, comunque, il comun denominatore è stato rappresentato dal segno negativo. Fiat, spulciando qualche numero, ha aumentato le vendite nel Regno Unito (+19,3%) e in Spagna (+1%). Anche Lancia/Chrysler ha detto la sua nel Regno Unito (+182%) oltre che in Francia (+25,6%) e in Germania (+3,8%). Tra i singoli brand, nel 2012 la flessione più marcata ha investito Gm (-33,5%) ma per volumi di vendita sono stati più significativi i cali di Alfa Romeo (-31,1%) e Renault (-22,2%). Il sorriso, in questa valle di lacrime, si è stampato sulla bocca di Jeep, che ha lievitato le vendite del 19%. Tra i primi dieci costruttori europei il calo maggiore è quello di Ford (-27,3% a 54.594), mentre Bmw ha portato a casa un +0,6% a 66.189.

Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 18:42