Tutto esaurito al Teatro Parioli per la prima di “Quasi Amici”, in scena al teatro romano fino a domani.
Lo spettacolo (diretto da Alberto Ferrari) rimane fedele alla trama originale del film (2011) di Olivier Nakache e Éric Toledano (con François Cluzet e Omar Sy), ma riesce addirittura a migliorarne lo svolgimento consentendo di approfondire meglio le emozioni dei due protagonisti.
Viene riambientato in Italia e i dialoghi fanno riferimento alla nostra cultura popolare, scelta efficace che riesce ad avvicinare ulteriormente la storia allo spettatore. Il ritmo non rallenta mai, le battute e i doppi sensi funzionano scatenando risate tra il pubblico senza mai cadere nella volgarità, un politicamente scorretto capace di emozionare e regalare leggerezza. La trama racconta la storia di Filippo (Massimo Ghini), un uomo molto ricco, intelligente e di cultura rimasto tetraplegico a seguito di un grave incidente con il parapendio; la ricchezza può garantirgli tutte le cure che vuole, ma non può risollevare il suo animo dalla pesantezza che lo inchioda alla sedia a rotelle.
Avviene una sorta di miracolo grazie all’incontro con Driss (Paolo Ruffini), un ragazzo che viene dalla strada, sempre vissuto di espedienti e cresciuto tra mille difficoltà. Assunto come badante, porterà inconsapevolmente nella vita di Filippo una leggerezza senza controllo ottenendo in cambio equilibrio e pragmatismo.
Attraverso la crescita caratteriale di entrambi i personaggi, nascerà tra loro una bellissima amicizia.
Massimo Ghini è veramente bravo perché, nonostante sia immobile sulla carrozzina, riesce a comunicare attraversi i movimenti del capo riuscendo ad emozionare il pubblico in sala. Paolo Ruffini diverte il pubblico con battute di copione e improvvisazioni. Ottima anche l’interpretazione di Claudia Campolongo (Yvonne). Non male, infine, la scenografia che nella sua semplicità si rivela poliedrica riuscendo a racchiudere tutti i luoghi della storia.
Insomma, “Quasi Amici” è davvero emozionante, divertente e con un cast di qualità.
Dopo Roma la rappresentazione proseguirà a Verona (dal 20 al 23 febbraio), Vighizzolo di Cantù (24 febbraio), Montalto di Castro (1 marzo), Civitavecchia (2 e 3 marzo), Gaeta (5 marzo), Aradeo (8 marzo), Gioia del Colle (9 marzo), Canosa di Puglia (10 marzo), Carate Brianza (20 marzo), San Donà di Piave (22 marzo), Prato (23 e 24 marzo), Monfalcone (9 e 10 aprile), Trieste (dall’11 al 14 aprile), Sacile (15 arile), Alba (17 aprile) e Torino (dal 19 al 21 aprile).
(*) Foto di Simona Pea
Aggiornato il 17 febbraio 2024 alle ore 12:41