Parlare di teologia attraverso il rock: ci prova un frate francescano, Federico Russo, che ha trasformato la sua passione per la musica in uno strumento di evangelizzazione. Nasce così “One. Un modo per avvicinarsi a Dio. Gli U2 tra rock e Bibbia”, pubblicato da Edizioni San Paolo.
“Fin da subito - racconta, parlando della band irlandese, il religioso, che suona e scrive canzoni - mi accorsi dei numerosi riferimenti alla fede cristiana presenti nei testi delle loro canzoni e questo contribuì a rafforzare in me l’interesse e la passione per una band che trovavo in sintonia anche con la mia sensibilità spirituale”.
Dalla passione allo studio, Russo ha realizzato una vera e propria ricerca, nell’ambito dei suoi studi di teologia, cercando, testo per testo, tracce di fede nelle parole delle canzoni. Il frate nella premessa sottolinea che il suo libro è incentrato sulle parole dei brani cantati dal gruppo rock, a prescindere dunque dalle posizioni politiche o dall’impegno sociale della band, e soprattutto del suo front-man, Bono Vox. Sono “testi che rivelano in più parti una conoscenza approfondita della Sacra Scrittura, oltre che l’assimilazione di alcune categorie fondamentali del pensiero cristiano”, sottolinea il francescano. Da Sunday bloody Sunday a Pride, da Where the streets have no name a One, per l’autore “ci troviamo di fronte ad uno dei casi più rilevanti di trasposizione del messaggio biblico in forma di popular music; che pone gli U2, in questo senso, sulla scia degli artisti come Bob Dylan, Leonard Cohen, Johnny Cash”.
Aggiornato il 23 maggio 2020 alle ore 12:33