Avete presente “Pasqualino Settebellezze”, il film candidato al premio Oscar nel 1977 con Giancarlo Giannini? La regia era di Lina Wetmuller, la prima donna ad essere candidata alla statuetta come migliore regista.
Fin qui nessuna sorpresa, ma udite udite, la regista oggi novantenne verrà premiata con il premio Oscar alla carriera, già proprio così.
Insieme a Geena Davis, Wes Studi e David Lynch il 27 ottobre agli 11mi Annual Governors Awards dell’Academy, riceverà il premio come sperato dalla figlia che a Cannes espresse il desiderio di vedere consegnato alla Wertmuller un premio simile. Ecco fatto, aggiudicato!
Lina Wertmuller è famosa a livello mondiale con titoli che erano romanzi, film che hanno scritto una pagina al femminile nel cinema italiano così pieno di maschietti, una carriera piena di soddisfazioni e premi, successi, specie negli anni settanta quando inizia il sodalizio con l’attore feticcio, Giancarlo Giannini con il quale approderanno nella west coast, in odor di statuetta lisciata per un soffio.
Oggi quella statuetta, seppur con qualche anno di ritardo, arriva con l’annuncio dell’Academy of Motion Pictures, a coronamento di una vita nel cinema.
Trentadue pellicole, 32 sceneggiature, l’incontro con Federico Fellini di cui diviene aiuto regista nei film La dolce vita e 8 e ½, prima ancora si forma al fianco della premiata ditta Garinei&Giovannini e aiuto accanto a Di Lullo nella Compagnia dei Giovani, teatro prima, cinema subito dopo.
Sardonicamente alla notizia risponde “L’Oscar non me lo aspettavo, ma lo prendo volentieri” e subito il suo pensiero vola a Enrico Job, compagno nella vita come nel lavoro, con il quale hanno una figlia, Maria.
Già nel 1972, con Mimì Metallurgico, partecipò in concorso a Cannes. Proprio in quegli anni Settanta firma tra le pellicole che più segneranno una rottura con un tipo di cinema precedente, sono gli anni in cui culturalmente in Italia si vivrà una nuova stagione, ricca di humus creativo e il cinema di Lina Wertmuller segnerà un’epoca.
Meritatissimo riconoscimento ad una grande donna e regista italiana.
Aggiornato il 04 giugno 2019 alle ore 12:00