L’Academy omaggia l’amore e l’amicizia. A sorpresa, il miglior film della 91ma edizione, è “Green Book” di Peter Farrelly. “Roma” di Alfonso Cuaron viene premiato per la miglior regia, il miglior film straniero e la fotografia, curata dallo stesso autore messicano. “Green Book” racconta la storia di un viaggio i cui protagonisti sono il musicista Don Shirley e il suo autista nell’America profonda e razzista degli anni Sessanta. Il film si è aggiudicato tre statuette importanti tra cui il premio per il migliore attore non protagonista a Mahershala Ali e per la migliore sceneggiatura originale. Ma Ali non è stato l’unico attore afroamericano a vincere. Infatti, anche Regina King, migliore attrice non protagonista per “Se la strada potesse parlare”, ha ricevuto una statuetta. Così come Spike Lee, premio per la migliore sceneggiatura non originale per “BlacKkKlansman”.
Il vincitore del premio per il migliore attore protagonista è stato, come previsto, Rami Malek, per la sua interpretazione impetuosa di Freddie Mercury in “Bohemian Rhapsody” di Bryan Singer. Si tratta del film che ha vinto di più: quattro statuette. Le altre sono tecniche (montaggio, sound editing e sound mixing). Il premio per la migliore attrice protagonista ha destato clamore. A vincere è stata Olivia Colman, per “La Favorita” di Yorgos Lanthimos. Ennesima delusione per Glenn Close, che, nominata sette volte agli Oscar (questa volta per “The Wife”) non ha mai vinto. La Colman ha avuto la meglio anche di Lady Gaga, che però è riuscita a vincere il premio per la migliore canzone, “Shallow”, dal film “A Star is Born”. Delusione anche per “Black Panther” di Ryan Coogler, primo film tratto da fumetti arrivato agli Oscar nella categoria più importante. La pellicola è stata premiata anche per la migliore colonna sonora, per i costumi e la scenografia.
Aggiornato il 23 maggio 2020 alle ore 12:02