La voce degli scrittori, “Essere ciò che siamo”

Ritorna la rubrica, con cadenza settimanale, con la quale “L’Opinione delle Libertà” dà voce e spazio ai nuovi volti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo la raccolta lirica “Essere ciò che siamo” di Carlo Dorofatti (Spazio Interiore). Carlo Dorofatti, di professione formatore e manager aziendale, approfondisce da vent’anni lo studio delle facoltà sottili e spirituali dell’essere umano, delle tradizioni esoteriche d’Oriente e Occidente, e tiene numerose conferenze presso Centri e Istituti in Italia e all’estero.

La Storia

Una ricerca spirituale che verte sulle discipline di confine. La comprensione del bisogno di una presenza immediata e di una consapevolezza obbligata. Spesso infatti siamo i primi a non valorizzare il nostro potenziale, offuscati da desideri che pensiamo essere nostri, quando invece provengono da quella società che tenta frequentemente di annullare la nostra individualità. Nel testo emerge prepotentemente la deriva totale alla quale siamo giunti, ormai ad un passo da un’aridità esistenziale che rischia di spingerci verso dogmi letalmente svuotati da ogni verità. Dovremmo scansare più spesso quegli obiettivi che ci assillano quotidianamente, per poterli ammirare più nitidamente a debita distanza. La centralità del singolo deve venire prima di tutto, ed è proprio da qui che bisogna ripartire per riscoprire le proprie possibilità. Un percorso spirituale sospinto da una sorta di aura vitale, in cui non ci si deve mai lasciare andare a quella casualità priva del sapore autentico della nostra esistenza. Un attacco alla New Age così confusionaria e contraddittoria, al centro di un nuovo ordine mondiale vuoto e inconsistente, la soluzione si può infatti intravedere solo all’interno di un nuovo ordine personale. Carlo Dorofatti tenta così di indicarci gli strumenti più adatti per lo sviluppo armonico dell'individuo, consapevole dell’inesistenza di una vera soluzione salvifica.

La “Voce” dello Scrittore

“È bello voler creare e condividere opportunità sane, nuove e stimolanti, ma l'individuo è, e deve rimanere, sempre al centro: protagonista responsabile, maestro e guaritore di se stesso, apprendista umile e intelligente, ricercatore libero e autodeterminato, unico e ultimo giudice di se stesso”.

Ricordiamo anche la pagina Facebook “La voce degli scrittori” e l’Applicazione ufficiale.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:35