Telefonia: una truffa mascherata male

Ci si permette di richiamare l’attenzione di chi legge sulle righe che seguono e che vengono comunicate agli utenti delle principali compagnie telefoniche italiane e Sky: “Il contenuto dei servizi e delle promozioni resterà invariato e la spesa complessiva annuale non cambia. Il numero dei rinnovi mensili della tua offerta si riduce da 13 a 12 e di conseguenza l’importo di ciascun rinnovo aumenterà dell’8,6%”.

Il che vuol dire, “in soldoni”, che siccome l’Autorità ha imposto ai principali operatori telefonici di fatturare non a 28 ma a 30 giorni (d’altronde non tutti i mesi dell’anno sono febbraio…), le varie compagnie si sono attrezzate a dovere: rispettano  quanto deciso ma contemporaneamente aumentano i costi delle prossime bollette della percentuale esatta (8,6 per cento) che permette loro di “compensare” la differenza tra le due tipologie di fatturazione.

In altri termini, per l’utente, “la spesa complessiva annuale non cambia” e quindi è facile dedurre che è come se si continuasse a pagare le precedenti 13 mensilità ma in 12. L’Agcom si rassegni e i consumatori pure. A questi ultimi, inoltre, spetterebbe la restituzione dei soldi indebitamente percepiti dagli operatori ma il Tar del Lazio ha sospeso in via cautelare la delibera dell’Agcom del 19.12.2017 con la quale l’Autorità obbligava gli stessi operatori a restituire in modo automatico gli euro incassati direttamente nella prima bolletta mensile.

Curiosa – si legge sul sito dell’Unione Nazionale Consumatori – la motivazione della sentenza: il Tar avrebbe congelato i rimborsi perchè, trattandosi di un ammontare elevato, potrebbe incidere sugli equilibri finanziario-contabili delle aziende. Il punto – si legge ancora sul sito dell’Unc – è che si tratta di molti soldi proprio perchè le Compagnie sono andate avanti imperterrite per lungo tempo in violazione della delibera iniziale dell’Authority”.

Paradosso: se l’importo da versare rimarrà il medesimo, tanto vale che lo stesso venga almeno distribuito su tredici “rate” anziché dodici. Ancora. Le offerte ai clienti (relative a traffico, sms, giga per navigare, ecc.) verranno ora rinnovate dodici volte l’anno, ma al prezzo di tredici: davvero un affare! E a rimetterci, come al solito, sono sempre gli stessi: indovinate chi?

Aggiornato il 26 marzo 2018 alle ore 13:21