Di padre in figlio: Bronny James giocherà con papà LeBron ai Lakers

Forse LeBron James ha preso troppo sul serio la giornata di porta tuo figlio a lavoro. Bronny James, il 19enne figlio d’arte del ragazzo di Akron – che ormai tanto “ragazzo” non lo è più – è stato scelto come 55ª scelta su 58 nel secondo turno del draft 2024 dai Los Angeles Lakers. Quest’evento porta con sé alcune brevi riflessioni: il giovane della famiglia James giocherà (poco, secondo gli esperti) nella stessa squadra del padre, che alla vigilia delle Olimpiadi di Parigi sembra deciso a rimanere nel gioco per almeno un altro anno. Il ragazzo ha giocato in college – alla University of South Carolina – solamente un anno, per poi rendersi eleggibile al draft. Durante la stagione universitaria, Bronny non ha mostrato grandi doti, sicuramente non sopra la media degli altri giocatori. L’ambito in cui si trova meglio è sicuramente la difesa, pur facendo “solamente” 188 centimetri di altezza.

Inoltre, tutti i cestisti che vengono selezionati al secondo turno delle scelte, non hanno un contratto garantito come coloro che vengono presi al primo turno. Quindi, c’è anche la possibilità che il giovane James possa essere utilizzato come “merce di scambio” con altre squadre. Ma tutto ciò è poco probabile, proprio perché i Lakers si sono trovati con le spalle al muro vista la volontà di LeBron – stella indiscussa della squadra – e del figlio di giocare insieme. O Los Angeles o l’Australia, è questo il mantra che recitava Bronny prima del draft. Ora, il figlio d’arte partirà con la squadra californiana per giocare le partite della Nba summer league a Las Vegas, il torneo precampionato della Lega. Non capiterà spesso durante la stagione, ma vedere padre e figlio in campo giocare per la stessa squadra sarà un unicum nella storia del basket americano. Solamente nella lega di Baseball (Mlb)e in quella di Hockey (Nhl) era già successo.

Al contrario, sono stati innumerevoli i figli di ex giocatori a solcare i parquet degli stadi americani, la maggior parte dei quali decisamente più vittoriosi dei genitori. Basti pensare a Stephen Curry (figlio di Dell Curry), Kobe Bryant (figlio di Joe Bryant) oppure a Klay Thompson, figlio di Mychal. “Quando penso ai Los Angeles Lakers, penso a una franchigia in cui si gioca la storia del basket – ha detto il direttore generale della squadra, Rob Pelinka, durante una conferenza stampa – e nella storia della Nba, padre e figlio non hanno mai giocato insieme”. Bronny “ha lavorato per tutto ciò che ha ottenuto, inclusa la sua selezione” al draft, ha concluso il manager della squadra californiana. James è entrato nella storia, di nuovo. E stavolta non è solo.

Aggiornato il 29 giugno 2024 alle ore 11:55