Bagnaia e Ducati sul tetto del mondo

Pecco Bagnaia è campione del mondo di Motogp. Gli è bastato arrivare nono al Gran premio di Valencia per salire sul gradino più alto del podio della classe regina del motociclismo. Francesco, nato a Torino 25 anni fa, è il primo italiano a essere incoronato campione dai tempi di Valentino Rossi. Sono passati 13 anni da quando il Dottore ha vinto il suo ultimo campionato, in sella alla Yamaha blu con il numero 46. Ieri, la gara l’ha vinta Alex Rins, davanti a Brad Binder e Jorge Martin. Il principale contendente al “trono”, il campione della stagione scorsa Fabio Quartararo, arriva appena sotto al podio, quarto, vanificando così già le flebili speranze di un “ribaltone” nella classifica generale.

Un mondiale che passerà alla storia non solo per il passaggio di testimone tra Valentino e Pecco, ma anche per il ritorno in testa alla classifica costruttori della rossa Ducati. È da 15 anni che la scuderia del tricolore non sale sul gradino più alto del podio: l’ultimo ducatista a riuscire nell’impresta è stato Casey Stoner nel 2007. Se poi, si vuole tracciare l’ultima volta che un italiano in sella a “un’italiana” ha trionfato nel motomondiale, bisogna riavvolgere le lancette di 50 anni. Fu proprio la leggenda delle due ruote, Giacomo Agostini, con la sua Mv Augusta.

Sergio Mattarella ha invitato Francesco Bagnaia e tutto il team Ducati al Quirinale. L’incontro con il presidente della Repubblica è in programma il prossimo 16 novembre: parteciperanno anche Giovanni Malagò – presidente del Coni – e il presidente della Federazione motociclistica italiana, Giovanni Copioli.

“Bellissimo, fantastico, è stata la gara più dura della mia vita e di questa stagione. Avevo l’ambizione di arrivare tra i primi cinque, ma ho sofferto tanto e l’anteriore è stato molto difficile da controllare. La cosa più importante però era vincere il campionato e sono molto felice di questo”. Ecco le dichiarazioni a caldo del neo-campione del mondo, a fine gara. Poi, sui social, ribadisce la dichiarazione d’amore alla sua Ducati, che gli ha permesso di volare sul tetto del mondo: “Ci siamo fatti una promessa, tanto tempo fa: saremmo diventati campioni del mondo insieme. Ti ho voluta e ti ho cercata dalla prima volta che ho sentito il rumore della frizione a secco della 996 di mio zio. Ci siamo scelti, abbiamo litigato ma ci siamo sempre capiti. Il rosso fa parte di me e oggi abbiamo scritto la storia più bella di sempre”.

Aggiornato il 02 dicembre 2022 alle ore 21:49