Taccuino liberale #30

Quando si sente qualcuno dire che in centro a Roma ci sono molti b&b e non ci sono residenti, per cui ha fatto bene il Consiglio comunale a cercare di mettere un freno a questo fenomeno economico tipico del liberismo più sfrenato, la prima cosa che verrebbe da chiedere è dove abita lo sproloquiante. Come a dire, ci sono prediche che vengono da pulpiti collocati in luoghi che non danno minimamente rassicurazione della consapevolezza e conoscenza del fenomeno noto come spopolamento del centro storico dai residenti.

Se si dovesse stilare una lista di motivi per cui i cittadini sono fuggiti e continuano a fuggire, tra i primi posti c’è sicuramente il problema di cui parleremo oggi.

L’abitante del centro storico, per entrare e sostare in ztl deve pagare. E pure salato. Senza permesso, sarebbe privato della libertà di circolare e di tornare a casa quando gli aggrada. Vuoi uscire di mattina? Vuoi parcheggiare? Paghi. Nel resto della città i residenti possono parcheggiare gratuitamente nelle zone non delimitate dalle strisce blu, i residenti del centro no. Però gli Ncc di tutta Italia volendo possono venire a lavorare a Roma, entrare e non pagare. Contribuendo ad intasare il traffico, parcheggiare selvaggiamente ovunque, mentre il residente prende sicuramente la multa grazie alla ritrovata solerzia del corpo di polizia municipale.

Altro favore gratuito ai motorini, moto e cosiddette “macchinine” che entrano altrettanto gratuitamente sempre, e parcheggiano ancora più selvaggiamente delle macchine, Ncc e furgoni, costringendo ad effettuare una gincana continua i pedoni ed i residenti che si possono ritrovare anche impossibilitati ad uscire o entrare di casa grazie alla sosta selvaggia delle due ruote. Fare un giro nei pressi di Camera e Senato per constatare di persona.

Ma il culmine lo si raggiunge nei casi degli eventi, molti tipi di eventi, per i quali sono previste chiusure e limitazioni. Una settimana c’è la visita del Capo del governo straniero, un altro giorno lo sciopero con manifestazione, e così via con un calendario sempre più folto di cui i residenti non sono mai messi a conoscenza e che quindi subiscono senza alcuna possibilità di essere rispettati e tutelati. Alzi la mano quel residente che almeno una volta nella vita non ha preso una multa o ha subito la rimozione della macchina perché sostava in via destinata a tragitto che era rilevante ai fini della sicurezza nazionale e quindi con apposizione di temporaneo divieto di sosta (istituito senza preavviso a seguito di ricognizione di funzionario pubblico). Con tutti i disagi del caso. Tu parcheggi bene ma qualcuno d’improvviso decide che quella strada deve essere sgombrata e nemmeno ti avvisa, ti fa rimuovere la macchina e tu magari poi vai a Settebagni a riprenderla, con tanto di multa con la motivazione di cui sopra.

Ma la perla più perla delle vessazioni che riceve il cittadino che abita in centro storico sono gli innumerevoli stalli riservati a forze dell’ordine, corpi diplomatici e consolati, uffici e ministeri vari, che riducono i già pochi spazi destinabili alla sosta, nonché provvedimenti di sosta vietata per allestimento set cinematografico che improvvisamente sbucano come funghi soprattutto in certi punti del centro storico, in prossimità di alcune zone di parcheggio come piazza del Collegio Romano.

Ebbene tu, povero inerme, parcheggi la tua macchina alle 18, di rientro dal lavoro, e alle 22 loro piazzano il divieto che parte dalle 00.01 del giorno dopo. E per giorni non potrai più utilizzare quel parcheggio, concesso alla produzione cinematografica mentre tu hai pagato centinaia di euro il tuo permesso, ed ovviamente ti faranno la multa, ti rimuoveranno la macchina, con tutti i disagi del caso. Ti monta una rabbia doppia perché oltre al danno pure la beffa, quando leggi nel provvedimento di concessione (rilasciato praticamente a vista) che è a titolo gratuito quando tu, invece, quella volta che hai dovuto fare quel lavoro di ritocco della facciata decorata da amabili truppe di vandali che hanno imbrattato casa tua, hai chiesto occupazione di suolo pubblico, che ti hanno dato dopo mesi ed hai anche pagato profumatamente. 

Concludiamo con i cantieri, continui, perenni, che spuntano qua e là, sempre riducendo gli spazi, spesso occupati da grupponi di decine e decine di turisti, che affollano le piccole e grandi vie del centro. Quale romano non ha provato l’ebrezza dell’attraversamento dell’ultimo tratto di via IV Novembre ed il superamento di piazza Venezia in soli 20-30 minuti quando c’è traffico?

Insomma, muoversi in centro non è affatto semplice, la qualità della mobilità di una famiglia non è minimamente paragonabile a quella che potrebbe avere in un quartiere residenziale, ed infatti i residenti cambiano casa e lasciano ai turisti, portati da stazione o aeroporto in Ncc in centro storico, muniti solo di piccolo bagaglio che possono agevolmente trascinare fino agli appartamenti, in quelle case ormai inadatte per chi avrebbe la velleità di vivere nelle proprie case, di muoversi con le proprie famiglie, di fare quello che molti romani fanno fuori dalla ztl, anche di fare la spesa e riportarla a casa, ma hanno la pretesa di voler insegnare a quelli che vivono in centro, a patto che paghino e subiscano le vessazioni di un sistema pubblico che non perde occasione per limitarne la libera circolazione, in nome della propria capacità impositiva.

Manca qualsiasi forma di peso e contrappeso, qualsiasi strumento di tutela dallo strapotere pubblico, e financo qualsiasi forma di trasparenza.

Tanto per dare un’idea della concretezza di quanto rappresentato forniamo un piccolo calendario eventi che limiterà circolazione e sosta solo nella settimana 8-16 marzo: 5-8 marzo, riprese cinematografiche con conseguente chiusure e limitazioni della sosta; domenica 16 maratona, chiusura principali vie dalla mezzanotte fino alla sera, inibita circolazione anche pedonale, oltre quella veicolare. In mezzo ci potrebbe essere qualche manifestazione.

Il Vate esortava i pastori di migrare in settembre, per i residenti, se non se ne avrà cura, ogni mese sarà buono. Con buona pace di quelli che non avendo contezza alcuna della situazione, pretenderebbero di imporre la loro visione della città, tanto loro non ci vivono e la domenica possono entrare liberamente in centro, gratis, parcheggiare dove vogliono, come vogliono, anche selvaggiamente, tanto i residenti sanno che durante il weekend la macchina non va mossa o non si parcheggia più. Però il permesso lo si paga per 365 giorni.

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Aggiornato il 07 marzo 2025 alle ore 14:09