Medicina a Km 0
Questo mercoledì l’ospite di Medicina a Km 0 è il professor Dario Leosco, presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg).
Tanti gli argomenti da affrontare con il nuovo presidente dei geriatri italiani, considerando gli ultimi dati Istat che rivelano un Paese sempre più vecchio: 22.552 centenari, di cui donne il 90 per cento. Se nel 2018 gli over 65 erano 13,6 milioni, nel 2024 sono diventati 14 milioni 358mila, il 22,8 per cento degli italiani e la metà di loro hanno già 75 anni. Mentre il 7 per cento dei nostri connazionali ha superato l’ottantina.
Il professor Leosco, nella videointervista all’interno dell’articolo, ha fatto presente quanto sia importante la medicina preventiva anche in età avanzata. Ed essendo piuttosto carente (a rischio persino i servizi essenziali di assistenza e di cura), si potrebbe chiedere un supporto anche alle Rsa.
Ma il professore ha anche fornito alcune informazioni in merito al ritmo con cui gli anziani camminano dopo una certa età. Badiamo alla lentezza della camminata dei nostri familiari, perché ‒ ha dichiarato il professore ‒ può rivelare lo stato generale di salute della persona. Al di sotto di 0,8 metri al secondo possono essere in agguato declino cognitivo, malattie vascolari e cardiache, ma si potrebbe valutare anche la sopravvivenza di un individuo dalla lentezza della sua camminata. Si può fare un test, quello dei 400 metri, indicativo per valutare ad esempio la sarcopenia, la perdita di massa e funzionalità muscolare.
Con il professor Leosco ci siamo soffermati sul sovradosaggio dei farmaci assunti dagli anziani, specialmente per coloro che vivono nelle residenze assistite, così come le eccessive prescrizioni diagnostiche.
Ma su tutto, ci siamo chiesti se il territorio sia sufficiente, specialmente in certi periodi dell’anno ‒ come durante le festività o le vacanze estive ‒ per farsi carico della solitudine degli anziani, che spesso trovano riparo nei Pronto soccorso, luoghi già intasati, rischiosi per la salute e non adatti per l’accoglienza di queste persone che non sanno dove andare. E quanto contano i vicini di casa, il medico di base e i Servizi sociali: chi si dovrebbe occupare degli anziani quando sono senza una famiglia che li sostiene o quando sono troppo vecchi e malati? Come nel caso delle due sorelle del quartiere Prati di Roma (93 e 87 anni), trovate morte dopo mesi dall’amministratore del palazzo (neanche la puzza di cadavere ha allertato l’ambiente circostante) o del marito 87enne che uccide la moglie coetanea malata di Alzheimer perché non ce la fa più a gestirla da solo.
Aggiornato il 06 febbraio 2025 alle ore 09:52