Il fatto: intorno alle 11 di oggi a Roma, in via Romeo Romei, all’interno dell’edificio della Corte di appello sede penale si è verificato il distacco di una porzione di controsoffitto, presumibilmente a seguito di infiltrazioni di acqua. Sul posto i Vigili del fuoco e i carabinieri. Non ci sono stati feriti. L’edificio, per consentire le operazioni del caso, è stato fatto evacuare.
“Ero all'ingresso della Corte d’appello quando ho sentito il rumore dell'acqua e dopo pochi secondo un tonfo e ho fatto appena in tempo a spostarmi. È venuta giù acqua bollente, probabilmente dell’impianto di riscaldamento, e parte del controsoffitto. Per fortuna nessuno si è fatto male”: queste le parole, come riportato dall’Ansa, del pg della Corte di Appello di Roma, Roberto Felici.
Alessandro Picchi – della giunta esecutiva centrale (Ges) di Roma dell’Associazione nazionale magistrati – ha fatto sapere: “Alle 12 è stato consentito un rientro graduale nelle aule e nelle stanze, utilizzando esclusivamente le scale. Nelle more del necessario ripristino dello stato dei luoghi e delle riparazioni necessarie agli impianti, la Ges romana segue con apprensione la vicenda, che rappresenta un caso non isolato, e auspica che si ponga rimedio in tempi brevi a questa critica situazione, scongiurando per il futuro ogni occasione di rischio per la salute del personale, dei magistrati degli avvocati e degli utenti. La situazione generale nell’area interessata dal crollo è resa ancor più critica dalla compresenza, nell’adiacente edificio del tribunale e della procura, di imponenti lavori di ristrutturazione per l’efficientamento energetico”.
Una legale, all’Opinione, ha raccontato la propria testimonianza: “A causa della rottura di una tubazione, nella giornata odierna è crollato un controsoffitto della Corte di appello penale e lavoro di Roma. Le voci degli operatori di giustizia spesso rimangono inascoltate – ha ammesso – e i pochi interventi di manutenzione si stanno effettuando solo grazie ai fondi Pnrr. La giustizia nel suo complesso sembra essere stata relegata in secondo piano rispetto ad altre priorità. Basti pensare – ha continuato – anche alla carenza di organico, come è emerso pure nella recente inaugurazione dell’anno giudiziario presso il Tribunale di Roma. Ma la situazione riguarda anche altri uffici giudiziari del Distretto del Lazio: la scopertura è di oltre il 18 per cento quanto ai magistrati togati e di circa il 50 per cento di quelli onorari. Il vero disastro – ha concluso – riguarda però l’ufficio del Giudice di pace di Roma, che attualmente sconta una carenza di organico del 70 per cento”.
Aggiornato il 08 febbraio 2024 alle ore 16:12