“Combattere la disinformazione e l’incitamento all’odio”. Parola di Papa Francesco. Il Pontefice torna contro le fake news e sottolinea che “l’uso dei media digitali, in particolare dei social media, ha sollevato un certo numero di gravi questioni etiche”. In un messaggio al Congresso mondiale di comunicatori cattolici di Seul, Francesco sostiene che, “a volte e in alcuni luoghi, i siti dei media, sono diventati luoghi di tossicità, incitamento all’odio e notizie false”. Secondo Jorge Mario Bergoglio è necessario “contrastare la menzogna e la disinformazione”. Poi, sottolinea “la necessità di aiutare le persone, soprattutto i giovani, a sviluppare un senso critico, imparando a distinguere il vero dal falso, il giusto dall’errato, il bene dal male”.
Nel messaggio al Congresso mondiale dei comunicatori cattolici, che si tiene nella Corea del Sud, il Papa invita alla sorveglianza sui media digitali ma allo stesso tempo evidenzia la loro importanza: “La rivoluzione dei media digitali degli ultimi decenni si è rivelata un potente mezzo di promozione della comunione e del dialogo all’interno della nostra famiglia umana. Infatti, durante i mesi di lockdown dovuto alla pandemia, abbiamo visto chiaramente come i media digitali potessero unirci, non solo diffondendo informazioni essenziali, ma anche superando la solitudine dell’isolamento e, in molti casi, unendo intere famiglie e comunità ecclesiali nella preghiera e nel culto”.
Il problema è vigilare nel loro uso corretto evitando che diventino veicolo di “disinformazione” e “odio”. “Occorre anche contrastare – conclude Papa Francesco nel suo messaggio – il fatto che tante comunità nel nostro mondo rimangano escluse dallo spazio digitale” e operare affinché la rete sia sempre uno spazio per promuovere “la pace”.
Frattanto, il nuovo presidente della Conferenza episcopale australiana, l’arcivescovo di Perth Timothy Costelloe, eletto nel Consiglio plenario di questo mese, esprime “pieno sostegno” a una potenziale decisione del Papa di permettere l’ordinazione di donne diacono. In Vaticano c’è una commissione di studio sulla questione che è oggetto di accesi dibattiti in tutto il mondo. “Papa Francesco ci guida in tutto questo e penso che siamo molto determinati a seguire sia le parole di Francesco, sia l’esempio che ci dà”, ha detto l’arcivescovo Costelloe al quotidiano Sydney Morning Herald.
Il quinto Consiglio plenario della Chiesa cattolica, tenutosi a Sydney dal 9 al 12 luglio, è stato teatro di accese polemiche sulla questione del ruolo delle donne nella Chiesa, quando sono state respinte due mozioni a favore di un ruolo delle donne più significativo. Alla fine sono state approvate una serie di mozioni secondo cui la Chiesa australiana esaminerà come meglio permettere alle donne di accedere al diaconato.
Aggiornato il 19 luglio 2022 alle ore 10:01