Sono 25 i giornalisti russi uccisi in Russia dal 1999. E almeno 31 quelli arrestati e in carcere. A raccontarli e mostrarli in foto è The Global News, la nuova testata online diretta da Giovanni Terzi e presentata ieri al Senato durante un convegno. Il report sui cronisti che hanno pagato con la vita o la libertà personale in Russia da quando il presidente Vladimir Putin è al potere, è stato diffuso attraverso un filmato proiettato a Palazzo Giustiani e disponibile online. È il frutto della collaborazione con Memorial society, l’associazione russa nata nel 1987 per documentare le persecuzioni di dissidenti politici in quel paese e che lo scorso anno ha vinto il Premio Nobel per la pace.
Tra le immagini dei giornalisti morti ci sono Anna Politkovskaja, “trovata uccisa a casa sua il giorno del compleanno di Putin” (è la didascalia nel video) il 7 ottobre 2006; Chadžimurad Kamalov, fondatore del giornale di inchieste Chernovik e freddato con 14 colpi mentre usciva dal lavoro nella repubblica russa del Daghestan; Ivan Safronov, trovato morto dopo essere caduto dal quinto piano del suo condominio di Mosca; Mikhail Beketov soffocato; Vladimir Yatsina ucciso dai militanti ceceni; Yuri Shchekochikhin, morto nel 2003 dopo 12 giorni in ospedale per una reazione allergica acuta. Fra i cronisti arrestati e in carcere o agli arresti domiciliari ci sono Oleksiy Bessarabov, uno degli imputati nel caso dei cosiddetti “terroristi della Crimea”, detenuto dal 2016 e condannato a 14 anni di carcere; Andrei Russkikh, in attesa di estradizione dal maggio scorso; Asan Akhtemov, condannato a 15 anni con servizio in una colonia a regime rigoroso; Maria Ponomarenko, condannata a 6 anni in una colonia penale.
(*) Nella foto, un’immagine di Anna Politkovskaja.
Aggiornato il 08 marzo 2023 alle ore 15:58