La vergognosa burocrazia: storia di un centesimo

Giorni fa il Giornale di Vicenza ha pubblicato la paradossale vicenda nella quale è incappato il signor Renato Capparotto, settantenne vicentino che, lo scorso luglio a Palermo dove era in gita turistica, ha rimediato una multa di 71,08 euro per violazione della zona Ztl della città. Il pensionato non ha avuto nulla da eccepire di fronte al verbale della polizia municipale palermitana e ha immediatamente effettuato il bonifico bancario per saldare quanto contestatogli.

Fin qui nulla di strano ma c’è’ un ma. Il signor Capparotto ha commesso un “grave” errore: ha versato 71,07 euro anziché i 71,08 previsti. Un centesimo di differenza che non dovrebbe cambiare di certo le finanze del comune siciliano. E invece niente da fare. I solerti poliziotti municipali siculi hanno messo in moto il meccanismo di recupero crediti inviando al pensionato veneto un nuovo verbale per richiedere anche il versamento di quel centesimo mancante.

Il protagonista della vicenda ha dichiarato alla testata vicentina: “Non voglio certo che mi si passi per uno che non rispetta le leggi, sia chiaro, però vorrei spiegare com’è andata. Nella fretta di pagare la multa entro i tempi stabiliti, feci personalmente un bonifico bancario direttamente, tramite il sito bancario, accreditando all’ufficio dei vigili la somma di 71,07 euro, invece di 71,08. Certo è che non avrei ipotizzato neppur lontanamente che mi venisse contestata un “errore” così effimero, da essere di gran lunga inferiore al bollo postale richiesto per la risposta”. Il lavoro di un impiegato, la carta sprecata, le spese di spedizione: ma quanto è costato il recupero di quel centesimo? La becera burocrazia ringrazia sentitamente.

Aggiornato il 07 dicembre 2021 alle ore 13:53