Gli Amish e l’immunità di gregge

A proposito di immunità di gregge, rileviamo, con sincera soddisfazione, che gli Amish sembrerebbero i primi ad averla raggiunta, visto che, da qualche settimana, in una loro comunità della Pennsylvania, non si registra un solo caso di contagio.

Vero è, tuttavia, che – secondo le fonti ufficiali – nello scorso mese di aprile, il 90 per cento delle famiglie contava almeno un contagiato e che molti tra i più deboli hanno dovuto soccombere al virus. Ad ogni buon conto, sembra che, anche questa volta, gli elvetici trapiantati oltreoceano e adusi a parlare un dialetto di derivazione germanica, l’abbiano sfangata e siano quasi in salvo.

Qualche anno fa, causa l’insonnia, avevo seguito un’intera serie televisiva, trasmessa nottetempo da Sky, su questa simpatica comunità di persone avverse alla modernità e solite indossare abiti del Settecento. Avevo scoperto che sono molto religiosi, decisamente prolifici e rigorosamente conservatori. Un’isola settecentesca nel cuore del Paese più evoluto del mondo, insomma.

Bene. Gli Amish ce l’hanno fatta; sono fuori dal tunnel, anche se, ripeto, hanno dovuto contare molti decessi.

La morale è questa: a volte, ti svegli in ore antelucane e sfogliando i giornali trovi qualche bella notizia, che infonde ottimismo e speranza. È ancora notte, ma non per molto.

Aggiornato il 30 marzo 2021 alle ore 12:58