L’Italia ripartirà, solo se ripartirà Milano

Milano, la città col maggior numero d’università d’Europa, la città degli affari e della Borsa, dei grattacieli di Porta Nuova e del CityLife, dello Human Technopole nell’ex sito dell’Expo, della moda e delle grandi firme. Ma Milano vuol dire anche La Scala, la Triennale, Brera e tanta cultura. Milano, da sola, rappresenta il 40 per cento del valore delle transazioni immobiliari che avvengono ogni anno in Italia. Ed è la maggiore piazza per gli investimenti esteri, superando addirittura città blasonate come Monaco di Baviera o Francoforte. Perché a Milano si sperimenta, si costruiscono palazzi antismog e grattacieli come Torre Milano, in grado di ripulire l’aria da inquinanti e sostanze nocive, compresi virus e batteri. Il distacco con Roma è umiliante per la Capitale.

Milano città dei sogni, quindi? Non proprio, i problemi non mancano per quella che è una delle città più inquinate in Europa ed è in vetta alle classifiche nazionali per quanto riguarda la criminalità. E c’è anche il problema di recuperare alcuni quartieri cresciuti in tutta fretta e senza troppe pretese negli anni del boom economico. Esiste anche un problema di mobilità con l’hinterland, nonostante ci sia la rete metropolitana più diffusa d’Italia (da alcuni giorni sono ripresi i lavori per la metro che collegherà il centro della città con Monza, ma i primi passeggeri saliranno in carrozza solamente nel 2029). L’elenco delle cose da migliorare sarebbe lungo. Anche sulla sanità c’è da capire cosa non sia andato per il verso giusto.

È però indubbio che, almeno fino allo scoppio della pandemia, mentre l’Italia arretrava Milano correva. E correva nonostante un sistema nazionale poco competitivo e, va detto, nonostante una burocrazia romana – e un’ampia fetta di classe politica – che non hanno mai guardato a Milano con molto amore. Un po’ come si guarda al primo della classe, di cui si fatica a riconoscere i meriti. Prima o poi il Covid finirà e l’Italia ripartirà, se ripartirà Milano. Speriamo che la città riceva le attenzioni che merita. Non per essere avvantaggiata nella sua corsa, ma almeno per non essere ostacolata.

Aggiornato il 04 febbraio 2021 alle ore 11:41