Il mondo della smart mobility sta conoscendo momenti di grandi cambiamenti. Stiamo parlando di tutti quei microveicoli, come i monopattini elettrici, segway, hoverboard e monowheel che poco per volta sono arrivati sulle strade italiane. E proprio i monopattini elettrici sono al centro di un dibattito feroce riguardo la regolamentazione in vigore. Facendo un po’ di chiarezza: sabato 27 luglio 2019 è entrato in vigore il decreto firmato dall’allora ministro dei Trasporti Danilo Toninelli che fissava le regole per la circolazione dei questi mezzi.
Visto che il Codice della Strada presentava lacune in materia e in alcuni casi proibiva l’uso di questi veicoli in città si è reso necessario individuare nuove regole. I Comuni italiani hanno di fatto un anno di tempo per regolamentare seriamente l’utilizzo di questi veicoli all’interno della zona urbana.
Milano, Torino, Rimini, Cattolica, Pesaro e Verona sono state fra le prime città a far partire la sperimentazione, non senza difficoltà. È di questi giorni infatti la notizia che a Torino ad esempio, è stata emessa la prima multa ad un conducente di monopattino perché non disponeva di assicurazione del mezzo, patente di circolazione e targa. La sanzione, oltre mille euro, è costato il posto al comandante della polizia municipale, Emiliano Bezzon, che dopo le prime polemiche ha rassegnato le dimissioni.
A Milano invece, dopo lo stop imposto dal Comune in agosto, i monopattini a noleggio torneranno a circolare ai primi di dicembre poiché la giunta ha emesso tre nuovi bandi per i gestori di flotte di veicoli in micromobilità elettrica (tra i quali troviamo ovviamente i monopattini). Grazie a delle regole chiare e stabilite ai cittadini e ai turisti potranno tornare ad usufruire di questo mezzo che aveva fatto furore fino all’estate.
Ma quali sono le nuove disposizioni in fatto di sicurezza? Tutti i mezzi dovranno essere dotati di segnalatore acustico, avere un motore elettrico con potenza nominale massima non superiore ai 500 watt, utilizzare luci fisse, bianche o gialle, durante le ore notturne, così come indossare il giubbotto retroriflettente. È vietato superare i 30 km/h, mentre sarà consentito circolare sia in aree pedonali, piste ciclabili e su corsia riservata.
Tutte queste regole sono state predisposte anche in relazione a quello che era successo a Parigi lo scorso giugno dove un giovane è morto dopo la colluttazione tra il suo monopattino e un camion a cui non aveva dato la precedenza. E proprio nella capitale francese si registrano ogni giorno nuovi incidenti dovuto all’utilizzo sconsiderato dei monopattini, che non rispettano i codice della strada e vengono abbandonati sui marciapiedi senza pietà.
Un insieme di eventi che potrebbero essere evitati con leggi e norme severe da far rispettare a tutti i cittadini italiani e non solo.
Prevede il via libera dei test su strada esclusivamente in ambito urbano e nel rispetto di determinate condizioni, alcune delle quali hanno già ricevuto critiche da più parti. Per esempio, per i minori che si spostano in monopattino è obbligatorio avere la patente AM (quella per il motorino) e i Comuni sono obbligati a collocare nuova segnaletica per indicare le strade dove si può circolare con questi mezzi.
Aggiornato il 05 novembre 2019 alle ore 14:02