
La messa al bando dei fucili d’assalto in America. Lo ha deciso Dick’s Sporting Goods, un colosso della grande distribuzione che ha sede in Pennsylvania e con oltre seicento punti vendita in tutti gli Stati Uniti. Sugli scaffali dell’azienda non si troverà più il popolare quanto letale AR-15, utilizzato in gran parte dei massacri degli ultimi anni. L’ultimo è avvenuto nel liceo di Parkland, in Florida. La stessa arma è responsabile della strage al concerto di Las Vegas o di quella nel nightclub di Orlando.
Stiamo parlando delle armi semiautomatiche che dovrebbero essere relegate ai campi di battaglia e che invece sono responsabili della lunga scia di sangue di veri e propri eccidi negli Stati Uniti. Soprattutto nelle scuole e nei campus universitari.
Il gruppo Dick’s ha vietato anche la vendita dei cosiddetti “super caricatori”, quelli in grado di contenere decine e decine di proiettili. E, soprattutto, ha deciso di non vendere più armi da fuoco ai minori di ventuno anni e di rafforzare i controlli sugli acquirenti per verificare la fedina penale e lo stato di salute mentale.
Secondo molti commentatori americani è arrivato il tempo di una vera e propria riforma che fermi la violenza gratuita.
Aggiornato il 20 aprile 2018 alle ore 10:06