La scomparsa di Margot Duhalde, la prima donna pilota in Cile

Scompare all’età di novantasette anni Margot Duhalde, la prima donna pilota in Cile. Una sognatrice pragmatica. È stata un’eroina di guerra e un autentico simbolo dell’emancipazione delle donne. Inizia a volare a 16 anni. Ottiene la patente di volo solo due anni dopo, nel 1938.

Decide di volare in Europa. Fa parte, come volontaria, delle forze di “France libre” (Francia libera), un’organizzazione attiva durante la Seconda guerra mondiale. Nel 1946 Margot Duhalde viene nominata cavaliere della Legione d’onore per il suo contributo alla Francia. In seguito, le viene anche conferito il grado onorario di colonnello dall’aviazione cilena.

La Duhalde torna in Cile nel 1947. A Santiago trascorre tutta la propria vita, sposandosi tre volte. Lavora come pilota civile, istruttrice di volo e, infine, come controllore di volo. Va in pensione solo quando è ormai 81enne.

“Siamo grati − si legge in una nota del governo − per il suo enorme contributo all’aviazione cilena e rendiamo omaggio al coraggio che ha avuto nel realizzare i propri sogni, rompendo con gli stereotipi ed indicando la strada alle donne”.

La Duhalde, lo scorso anno, nel corso di un’intervista televisiva, ha detto che “gli uomini sono convinti di essere gli unici in grado di fare determinate cose. Hanno sempre guardato le donne dall’alto in basso e, solo recentemente, hanno cominciato a rendersi conto che, in realtà, siamo migliori di loro”.

Aggiornato il 20 marzo 2018 alle ore 11:19